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Corigliano Rossano, Stasi adotta misure drastiche e chiude (quasi) tutto

Ordinanza del sindaco che supera il decreto del governo per limitare la diffusione del Coronavirus. Obbliga la chiusura di tutte le attività commerciali tranne generi alimentari e farmacie

Pubblicato il: 12/03/2020 – 23:56
Corigliano Rossano, Stasi adotta misure drastiche e chiude (quasi) tutto

di Luca Latella
CORIGLIANO ROSSANO
Flavio Stasi va oltre. E chiude quasi tutte le attività. Corigliano Rossano da domattina sarà la prima città della Calabria a chiudere praticamente tutto. Rimarranno aperti, per fronteggiare l’emergenza coronavirus, solo le farmacie ed i supermercati.
Intorno alle 23,15 di giovedì il sindaco ha preannunciato sui social una l’ordinanza con la quale supera il Dpcm dell’11 marzo emanato dal presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte. In sostanza dovranno rimanere serrate tutte le attività che non rientrano in quelle di prima necessità come gli alimentari, appunto, le parafarmacie e le farmacie.
Un’azione di contenimento certamente drastica, probabilmente dovuta alla preoccupazione per la diffusione del Covid-19 che a Corigliano Rossano, ad oggi, conta tre positivi al virus e tutta una serie di tamponi per i quali si attendono gli esiti nelle prossime ore.
In attesa che vengano allestiti i 48 posti letto in più all’ospedale di Rossano – 40 sub intensivi e 8 di terapia intensiva che vanno ad aggiungersi ai 4 già esistenti – la misura adottata da Stasi non solo è la prima del genere in tutta la regione, ma farà certamente discutere anche se l’obiettivo primario è il contenimento del contagio.
«Sono in Protezione Civile – scrive il sindaco della terza città della Calabria poco dopo le 23 – dove ho appena firmato l’ordinanza con la quale, tra le altre cose, chiudo tutte le attività non indispensabili che l’ultimo provvedimento del Governo lasciava aperte. Profumi, informatica, lampadari, lavanderie, tutti i bar: per due settimane ne possiamo fare a meno. Domani sarà notificata a tutti gli interessati. Inoltre ho soppresso temporaneamente tutte le fermate degli autobus extraurbani lasciando soltanto quella dello scalo di Corigliano, per agevolare i controlli, ed inserito altre misure».
Il sindaco di Corigliano Rossano rimarca, poi, come non sia facile assumere una decisione del genere. «Sarebbe stato più semplice giocare a scarica barile, lasciando il compito al governo nazionale oppure alla Regione. Ma questo non è il tempo dello scarica barile. È un momento delicato – insiste Stasi – molto serio, che facciamo persino fatica ad accettare per come siamo abituati a vivere, ma che invece dobbiamo affrontare e che deve affrontare soprattutto chi, come me, ricopre incarichi istituzionali».
Per questo il primo cittadino si augura anche che «tutti i nostri concittadini, compresi i diretti interessati, capiscano l’esigenza di limitare il più possibile gli incontri, gli assembramenti, i rischi, i pretesti per stare fuori da casa, per noi e per le persone vicine. Non è facile, ma questo significa #CoriglianoRossanoRestaACasa».
Consapevole che «non tutti sarete d’accordo con me, so che tutti mi capirete, ricordando che un contagio si può fermare soltanto con le nostre azioni». Nella giornata di domani verrà reso noto il testo completo dell’ordinanza sindacale. (l.latella@corrierecal.it)

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