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Coronavirus, è in quarantena obbligatoria ma va in banca: denunciata

È successo a Mirto Crosia, nel Cosentino. Intanto proseguono da ieri i controlli in tutta la Calabria. Nella provincia bruzia sono 24 i cittadini denunciati, 30 quelli deferiti a Lamezia

Pubblicato il: 12/03/2020 – 18:56
Coronavirus, è in quarantena obbligatoria ma va in banca: denunciata

COSENZA I Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno ulteriormente rafforzato l’azione di controllo condotta sul territorio di tutta la provincia per far fronte alle esigenze imposte dalla situazione di emergenza legata alla diffusione del “Covid-19”. In questo contesto, le pattuglie sul territorio stanno dedicando in modo prioritario le quotidiane attività di servizio alla verifica del rispetto delle misure decise dal Governo in tema di contenimento del virus, a partire dagli accertamenti, mediante autocertificazione, della motivata circolazione di persone e veicoli in strada. Nella giornata di ieri, in particolare, sono stati disposti numerosi posti di controllo nella città di Cosenza ed in tutti i comuni della provincia, nel corso dei quali sono stati denunciati 24 cittadini per il reato di inosservanza delle disposizioni dell’Autorità, ai sensi dell’articolo 650 del codice penale. Tra i soggetti segnalati all’Autorità giudiziaria anche 4 ragazzi sorpresi in piazza Europa a Cosenza nella notte, a bordo di un’autovettura, che circolavano senza alcun giustificato motivo, di ritorno da una cena a casa di amici, come dichiarato dagli stessi. Inoltre, i Carabinieri del Comando Provinciale di Cosenza hanno proceduto anche alla verifica del rispetto degli orari di chiusura di esercizi commerciali e della regolamentazione sulla distanza di sicurezza interpersonale tra avventori. A conclusione della giornata sono stati effettuati controlli in 374 esercizi, riscontrando delle irregolarità solamente in 4 di essi, per i quali è già stata avanzata proposta di sospensione dell’attività commerciale per il mancato rispetto della normativa vigente. Nella circostanza, oltre al mancato rispetto dell’orario di chiusura, si è avuto modo di constatare all’interno dei locali in argomento la presenza di più avventori che tranquillamente consumavano bevande, anch’egli denunciati per ai sensi dell’art. 650. Altra situazione che ha reso indispensabile l’intervento dei militari è stata riscontrata a Cariati, ove sono state individuate due persone che hanno omesso di comunicare all’Autorità sanitaria il recente rientro dalla provincia di Brescia, omettendo di porsi in quarantena. Infine, i Carabinieri della Stazione di Mirto Crosia hanno segnalato alla Procura della Repubblica di Castrovillari il grave comportamento di una donna che, benché sottoposta all’obbligo dell’isolamento domiciliare, è uscita dalla propria abitazione per recarsi presso un istituto bancario del luogo.
LAMEZIA Procedono serrati i controlli predisposti dai Carabinieri di Lamezia Terme finalizzati a garantire il rispetto delle misure urgenti di contenimento del contagio del virus Covid-19 emanate negli ultimi giorni dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Calabria. In particolare i militari dell’Arma stanno orientando le verifiche sul possesso da parte dei cittadini delle previste autocertificazioni per gli spostamenti consentiti, che ricordiamo essere quelli motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute, sul rispetto delle chiusure imposte per gli esercizi commerciali non indicati nell’allegato al Dpcm dell’11.03.2020 e altresì sul rispetto dei protocolli di sicurezza anti-contagio per tutte le attività commerciali ancora attive. Sono oltre trenta i soggetti deferiti ai sensi dell’art.650 c.p. poiché sorpresi fuori dalle proprie abitazioni senza giustificato motivo. Molti di loro controllati mentre consumavano tranquillamente alcolici nei bar del centro cittadino. Altri, invece, hanno approfittato delle restrizioni in corso per muoversi indisturbati e commettere reati. È il caso di sei soggetti. Due tratti in arresto per essere stati sorpresi mentre asportavano legna da una proprietà privata e altri quattro, deferiti in stato di libertà, bloccati mentre trafugavano merce varia dall’interno di uno stabilimento balneare sito lungo la SS18. Il titolare di un esercizio di ristorazione, invece è stato deferito per non aver ottemperato alla prevista chiusura oltre le ore 18 continuando a somministrare pasti alla clientela. Lo stesso sarà segnalato alla competente Autorità Amministrativa per la sospensione dell’esercizio dell’attività.
Anche dai Carabinieri giunge l’appello: restate a casa, insieme possiamo farcela.

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