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Covid-19 a Crotone, cinque casi tra cui il commissario dell’Asp

È in quarantena volontaria Giliberto Gentile rientrato in aereo da Bergamo. Salgono così a cinque i contagiati dal virus. Apprensione per la tenuta dell’ospedale in caso di incremento dei casi

Pubblicato il: 12/03/2020 – 12:09
Covid-19 a Crotone, cinque casi tra cui il commissario dell’Asp

di Gaetano Megna
CROTONE Aumentano i casi di contagio a Crotone. Altri cinque casi accertati, tra i quali il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria provinciale, Gilberto Gentile, 62 anni. Il contagio di Gentile non è riconducibile al primo caso di Coronavirus scoperto a Crotone. Gentile non ha, infatti, mai incontrato l’imprenditrice Carmela Sanguedolce, attualmente ricoverata al Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Dovrebbe avere contratto il virus nel Nord Italia, in Piemonte, dove venerdì scorso si è recato per andare a trovare la famiglia. A Crotone è rientrato con un aereo partito dall’aeroporto di Bergamo dove, prima di imbarcarsi, è stato sottoposto al controllo della temperatura, che ha dato esito negativo. Lo stesso controllo è stato effettuato all’aeroporto Sant’Anna di Crotone e anche in questo caso l’esito è stato negativo. Non aveva febbre, ma venendo da una zona a rischio ha evitato il contatto con i dipendenti dell’Asp. Per raggiungere Crotone non ha nemmeno chiesto all’autista dell’Asp di andare a prenderlo all’aeroporto ed ha preferito raggiungere la città con un taxi. La mattina di martedì ha allertato la struttura dell’Azienda ed è stato sottoposto al tampone, che è risultato positivo. Non ci sono stati contatti non protetti con i dipendenti e i collaboratori dell’Azienda sanitaria.
In ogni caso, stamattina, saranno effettuati una serie di tamponi per escludere eventuali contagi tra il personale che frequenta la sede del Granaio a Fondo Gesù, dove sono allocati gli uffici della direzione strategica e di altri settori aziendali. Nei giorni scorsi erano stati effettuati altri tamponi al personale della direzione strategica, perché avevano avuto un incontro con l’imprenditrice Sanguedolce. Questi tamponi hanno dato esito negativo. Ieri c’è stato il risultato di cinque tamponi positivi. Oltre al direttore dell’Asp, sono risultati positivi al Coronavirus un libero professionista, di 69enne, che potrebbe avere avuto rapporti per motivi professionali con la Sanguedolce.
Secondo quanto è stato possibile apprendere per questo professionista, non è stato richiesto il ricovero in ospedale. Desta preoccupazione in città il tampone positivo di due fratelli (48 e 54 anni).
I due fratelli potrebbero non avere avuto rapporti con il paziente numero 1 di Crotone (Sanguedolce). Bisognerebbe capire la fonte che ha trasmesso il contagio per intervenire adeguatamente. Uno dei due fratelli è stato trasportato al Pugliese Ciaccio, mentre l’altro è in isolamento a casa sua. Ieri stesso il presidente del Congesi, Claudio Liotta, ha proceduto a mettere in quarantena gli uffici e se stesso. Si sa poco o niente del quinto contagiato, un uomo di 49 anni. Avendo fatto il tampone all’ospedale pitagorico si suppone che abbia contatti con la città.
Scatta, quindi, l’allarme a Crotone per la diffusione del contagio, visto che prima che il virus arrivasse in città, non sono state prese molte precauzioni. Mentre in Lombardia e nelle altre regioni del Nord si prendevano precauzioni stringenti e dolorose, a Crotone si è continuato a vivere come se il contagio non potesse mai arrivare a queste latitudini.
Il problema è anche l’ospedale locale, che non è attrezzato per fare fronte a questo virus dal contagio veloce. Il “San Giovanni di Dio” ha solo quattro posti letto più uno, nell’unità operativa di rianimazione, per una popolazione di oltre 180mila abitanti (27 comuni della provincia di Crotone) a cui si aggiungono anche utenze della provincia di Cosenza, Comuni che sono più vicini a Crotone rispetto al capoluogo bruzio. Non ci sono nemmeno attrezzature adeguate per tentare di curare in loco i contagiati., che devono essere trasportati a Catanzaro. Anche il trasporto di questi tipi di pazienti rappresenta un serio problema. (redazione@corrierecal.it)

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