VIBO VALENTIA Anche nel Comune di Vibo Valentia scattano le prime misure per il contenimento del contagio da Covid-19, così come disposto nell’ultima ordinanza del sindaco vibonese, Maria Limardo. Fino al prossimo 25 marzo, infatti, i dipendenti che non siano addetti a servizi pubblici essenziali o ad attività indifferibili saranno collocati in congedo. «Si ricorda – scrive il sindaco – che il DPCM del 9 marzo del 2020 ha imposto ed esteso tutti i vincoli e misure previste nelle ex-zone rosse nell’art.1 del DPCM dell’8 marzo su tutto il territorio nazionale, imponendo, tra l’altro il divieto di ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. Chi contravviene a questi obblighi viola la disposizione contenuta all’art. 4, comma 2, del DPCM dell’8 marzo 2010 “Salvo che il fatto non costituisca reato più grave , il mancato rispetto degli obblighi di cui al presente decreto è punito ai sensi dell’art.650 del codice penale, come previsto dall’articolo 3, comma 4, del decreto-legge 23 febbraio 2020, n.6″».
Ecco, dunque, i servizi da considerare essenziali:
«Nell’ambito di tali servizi essenziali – fa sapere il primo cittadino vibonese – è garantita esclusivamente la continuità delle seguenti prestazioni indispensabili per assicurare il rispetto dei valori e dei diritti costituzionalmente tutelati: registrazioni di nascita e morte; attività per assicurare lo svolgimento delle consultazioni elettorali; servizi cimiteriali limitatamente al trasporto, ricevimento ed inumazione delle salme; servizio di pronto intervento ed assistenza, anche domiciliare, per assicurare la tutela fisica e la distribuzione e somministrazione del vitto a persone non autosufficienti e minori affidati ad apposite strutture; farmacie comunali; servizio attinente ai mattatoi; servizio attinente ai magazzini generali; servizio attinente alla rete stradale, idrica, fognaria e di depurazione; servizio cantieri; fornitura di acqua, luce e gas; servizio attinente giardini zoologici e fattorie; servizio di polizia municipale; tutela e vigilanza di beni culturali; servizio del personale limitatamente all’erogazione degli assegni con funzione di sostentamento ed alla compilazione e al controllo delle distinte per il versamento dei contributi previdenziali; servizio di protezione civile; servizio di nettezza urbana; servizio attinente alle carceri mandamentali; servizio trasporti; rilascio certificati e visure dal registro delle imprese con diritto di urgenza per partecipazione a gare d’appalto». Nello stesso provvedimento viene esplicitato che le attività siano svolte con le modalità definite dai Dirigenti di Settore e con l’adozione da parte dei dipendenti degli ausili raccomandati e con ogni supplemento di attenzione possibile a tutela della propria e altrui salute, agendo in ogni modo per limitare gli spostamenti dei cittadini e i contatti interpersonali; I Dirigenti individuino almeno un dipendente che a turno presenzi in ufficio alle attività indifferibili sopra indicate, prevedendo per il restante personale la fruizione delle ferie, fermo restando il rientro in servizio in caso di necessità su disposizione dei rispettivi dirigenti; I dipendenti in servizio continuino a timbrare le presenze con le consuete modalità; i debiti orari che si maturano in virtù del presente e dei precedenti provvedimenti saranno regolati con opportune disposizioni alla fine dell’emergenza sanitaria.
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