CATANZARO Un vertice urgente in Prefettura a Catanzaro per affrontare il problema del servizio mensa all’ospedale “Pugliese-Ciaccio” del Capoluogo. A sollecitarlo, con una missiva indirizzata al prefetto, al commissario dell’Azienda ospedaliera catanzarese e alla Ristorart Toscana, azienda che gestisce il servizio mensa al “Pugliese-Ciaccio”, il segretario provinciale di Uil Tucs Catanzaro, Saverio Scarpino. Al centro della vicenda i ritardi accumulati dall’Azienda ospedaliera catanzarese nel saldare le fatture alla società giunti ormai ad otto mesi, nonostante il contratto tra Ristorart Toscana e l’azienda ospedaliera prevedesse il pagamento delle fatture a 60 giorni. Stando alla missiva inviata dalla Uil Tucs che allega la lettera della stessa società, l’ultimo pagamento del febbraio scorso dell’Azienda ospedaliera era riferito alla fattura di fornitura dei pasti del giugno del 2019. «Questa situazione – scrive l’azienda – non ci consente di andare avanti, con immensi sacrifici siamo riusciti sino ad ora a rispettare puntualmente l’erogazione degli stipendi, ma adesso con la crisi derivante dalla situazione “Coronavirus” anche altre fonti di approvvigionamento provenienti da altri appalti (refezione scolastica) e commerciali (esercizi pubblici) sono venuti meno». Da qui il grido d’allarme per una vicenda che non consente «più di garantire gli stipendi avendo in 8 mesi esaurita ogni forma alternativa di finanziamento». Un appello rilanciato dalla stessa Uil Tucs catanzarese che per questo ha invocato un tavolo urgente con il prefetto di Catanzaro Francesca Ferrandino, il management dell’Azienda ospedaliera e della Ristorart al fine di espletare le procedure di raffreddamento del servizio mensa al Pugliese-Ciaccio. In mancanza di risposte l’organizzazione sindacale è pronta ad intraprendere altre azioni di lotta.
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