TAURIANOVA Il tweet, partito da Taurianova, è diventato un caso nel giro di poche ore. Il caso nasce da Giovanni Accardi, un cittadino fermato dai poliziotti mentre era diretto «a fare la spesa e a prendere il giornale». «Vada al supermercato e poi subito a casa. Il giornale non è necessario», gli hanno risposto gli agenti. Sollevando – dopo il tweet pubblicato – un vespaio di polemiche e reazione sdegnate. L’informazione è infatti un bene primario, e non superfluo e anche il decreto presidenziale prevede che le edicole restino aperte. Un «eccesso di zelo», ha ammesso il dipartimento di pubblica sicurezza.
Accardi – il cui sfogo è stato ripreso da Repubblica.it – ha spiegato sottolineato che «non era mia intenzione fare polemica sterile ed inutile scatenando un tale vespaio. Volevo solo evidenziare un’anomalia, dal momento che se da decreto le edicole sono rimaste aperte perché il giornale è stato riconosciuto bene di prima necessità, non vedo perché si debba vietare di comprarlo, mentre di fatto ancora c’è gente che dalle zone rosse parte di notte verso il sud, senza che nessuno li fermi. La mia indignazione era proprio questa, non l’episodio in sé. Non contesto affatto il lavoro delle forze dell’ordine perché fanno un servizio straordinario, impegnate in prima linea a difesa del territorio».
x
x