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Coronavirus, il monito di Unindustria: «A rischio il comparto dei rifiuti»

Il presidente Natale Mazzuca: «Si registrano già numerose defezioni di dipendenti che si rifiutano di operare senza aver percepito il corrispettivo loro dovuto, anche in ragione della delicatezza d…

Pubblicato il: 14/03/2020 – 15:17
Coronavirus, il monito di Unindustria: «A rischio il comparto dei rifiuti»

CATANZARO  L’emergenza Coronavirus rischia di aggravarsi ulteriormente in Calabria per una possibile crisi delle aziende attive nella raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti. E’ la preoccupazione espressa dal presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca, alla presidente della Giunta Regionale, Jole Santelli. «La Calabria – spiega Mazzuca – è chiamata a fronteggiare con tutti i mezzi l’emergenza sanitaria in atto per la quale la presidente sta assumendo iniziative rigorose. Il rischio reale è che il quadro possa aggravarsi ulteriormente con l’aggiunta di una crisi ecologica che renderebbe il tutto drammatico, con una drastica riduzione, se non addirittura il blocco completo della raccolta dei rifiuti. Un comparto che, come risulta di immediata evidenza, non può concedersi soste, tentennamenti organizzativi o interruzioni di sorta dal momento che fornisce un servizio pubblico essenziale per i cittadini». «Le aziende sono ormai giunte al collasso – aggiunge il presidente degli industriali calabresi – a causa degli enormi ritardi nei pagamenti dei ratei dovuti da parte dei Comuni che usufruiscono del servizio e che ormai superano l’anno. Tale situazione impedisce alle imprese, che hanno dato fondo ad ogni autonoma disponibilita’, di poter adempiere, a loro volta, con puntualità al pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori». In questa situazione, «si registrano già numerose defezioni di dipendenti che si rifiutano di operare senza aver percepito il corrispettivo loro dovuto, anche in ragione della delicatezza del compito svolto e delle condizioni difficili nelle quali sono costretti a operare per la natura stessa del servizio: ambienti poco salubri e senza la possibilità di poter rispettare, in alcuni casi, le distanze minime disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, pur con gli sforzi tecnici ed organizzativi messi in atto e volti ad assicurare la massima sicurezza». Da qui la richiesta al presidente della Regione per «intervenire con immediatezza affinchè i comuni o, in via surrogatoria la Regione o il Governo possano provvedere al pagamento delle somme dovute per consentire alle aziende di poter far fronte al giusto pagamento dei lavoratori per scongiurare una situazione che rischia di diventare ingovernabile con riflessi pesantissimi per la sicurezza igienico sanitaria del territorio e dei cittadini».

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