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Covid-19, 14 casi a Crotone. Due sono ricoverati a Catanzaro

Dai dati forniti nel corso della conferenza stampa della direzione strategica dell’Asp provinciale pitagorica risultato 4 risultano i ricoveri al “San Giovanni di Dio”

Pubblicato il: 14/03/2020 – 20:11
Covid-19, 14 casi a Crotone. Due sono ricoverati a Catanzaro

di Gaetano Megna
CROTONE
Sono 14 i casi positivi al Covid-19 a Crotone. I dati sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa, tenutasi nel pomeriggio di oggi nella sede della direzione strategica dell’Azienda sanitaria provinciale. Dei 14 risultati positivi solo due, al momento, sono ricoverati al Pugliese Ciaccio di Catanzaro. Otto, degli altri dodici, sono in quarantena domiciliare e quattro sono ricoverati al “San Giovanni di Dio”. A Crotone due sono ricoverati nel reparto infettivi, uno nel nuovo reparto appositamente allestito per fare fronte alla situazione di emergenza sanitaria e uno in terapia intensiva. I dati forniti oggi pomeriggio a Crotone divergono, anche se di poco, con quelli della Regione Calabria, che parlano di 15 contagi. Non c’è una grande differenza, ma la divergenza è una testimonianza della grande confusione che si sta vivendo in questo momento. Tra i ricoverati di Crotone c’è anche un sanitario che lavora al pronto soccorso e al 118. La situazione è questa. Secondo il direttore sanitario dell’Asp, Massimo D’Angelo, e il direttore amministrativo, Francesco Masciari, che hanno tenuto la conferenza stampa, non è diversa rispetto al resto del Sud Italia. Il chiarimento si è reso necessario per bloccare le voci, non confermate dai dati e dai fatti, su una esplosione del contagio nel territorio pitagorico. Questo non significa che si può abbassare la guardia. L’unico strumento valido per impedire la diffusione di questo virus che sta mettendo in ginocchio il mondo intero è quello di restare in casa, in quarantena volontaria. L’Asp di Crotone, comunque, si sta organizzando per far fronte ad un eventuale aumento del contagio. Come anticipato ieri dal Corriere della Calabria, è stato allestito un nuovo reparto, che porta il nome del virus. A questo reparto sono stati destinati 20 posti letto. Oggi si è proceduto all’assunzione di 15 infermieri. In attesa che la Regione Calabria recluti i cinque medici da destinare al reparto Coronavirus del “San Giovanni di Dio”, la direzione strategica sta riorganizzando il sistema ospedaliero. I medici dei reparti che sono costretti dalle circostanze a rallentare l’attività, perché ormai i ricoveri in ospedale sono limitati ai soli casi urgenti, saranno impegnati nei servizi predisposti per combattere il contagio. Personale medico e altri sanitari saranno reclutati anche nelle strutture periferiche dell’Azienda. I medici e gli infermieri ci sono, ma mancano le mascherine. Al nosocomio pitagorico le mascherine vengono garantite solo per medici ed infermieri che operano nei reparti a rischio contagio. I tamponi vengono fatti solo in caso di sintomi conclamati o per i familiari dei contagiati. Oggi sono stati effettuati 26 tamponi e i risultati arriveranno nelle prossime ore. Molti tamponi danno risultati negativi, come è stato per il direttore sanitario dell’Asp, D’Angelo, che era venuto a contatto con il direttore generale Giberto Gentili, risultato positivo al tampone. A Crotone si raccontano tante storie sui contagi, straziante è stato oggi un audio diventato virale su WhatsApp di una donna di Cutro, che ha visto prelevare una persona positiva dagli uomini del 118 (qui la notizia). Ci sono altre persone positive al test di origine cutrese. Nel Comune della provincia pitagorica si racconta che, nei giorni scorsi, una sessantina di persone hanno fatto una cena organizzata per festeggiare gli amici “fuggiti” dall’Emilia Romagna, quando si è diffuso il contagio al Covid-19.
«MASCHERINE SOLO PER LA PRIMA LINEA» «Le mascherine ed i presidi individuali di sicurezza sono pochi e per il momento devono essere usati solo dai medici a contatto con pazienti Covid 19». Lo ha detto il direttore amministrativo dell’Asp di Crotone, Francesco Masciari, nel corso di una conferenza stampa tenuta nel pomeriggio nella sede della direzione generale convocata per fare il punto sull’emergenza dopo che i casi registrati sono passati da zero a 15 in una sola settimana.
Masciari, che sta sostituendo il commissario Gilberto Gentili, risultato positivo al coronavirus, ha spiegato: «Per quanto riguarda le dotazioni di presidi di sicurezza individuali per i medici dell’ospedale di Crotone il problema è nazionale. Qui a Crotone ne sono muniti i reparti in prima linea per l’emergenza coronavirus. L’Asp in presenza di scorte ridottissime non può assicurare l’utilizzo ad altre categorie sanitarie che dal nostro punto di vista, ragionando in termini emergenziali, non sono in prima linea. Ci stiamo muovendo sui mercati, anche esteri, per recuperare quantitativi di questi dispositivi. Credo che la settimana prossima avremo un importante approvvigionamento che ci consentirà di andare avanti per altri due mesi».

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