LAMEZIA TERME «Sono state fatte della gare da parte della Protezione civile, ma rispetto alle esigenze dell’intero territorio nazionale noi, per il numero esiguo di casi, siamo in coda. E le prime forniture posso arrivare non prima di 45 giorni». Domenico Pallaria, dirigente della Protezione civile calabrese ha fatto il punto sulla dotazione delle strutture sanitarie della Calabria per affrontare al meglio l’eventuale emergenza Coronavirus che, secondo gli esperti, potrebbe investire anche la nostra regione nei prossimi giorni. Ospite della trasmissione 20.20 in onda stasera alle 21 sul canale 211 de L’Altro Corriere tv e sul Corriere della Calabria, il dirigente regionale ha spiegato nel dettaglio cosa è stato fatto per garantire una risposta attenta alle esigenze del territorio. Nel corso della trasmissione, condotta da Danilo Monteleone e Ugo Floro e interamente dedicata all’emergenza Covid-19, oltre a Pallaria sono stati sentiti il primario di Terapia intensiva ospedale Annunziata di Cosenza Pino Pasqua, il sindaco di Polistena Michele Tripodi, il direttore Microbiologia e Virologia Azienda ospedaliera Annunziata di Cosenza Cristina Giraldi. A parlare delle ripercussioni dell’emergenza sul territorio calabrese anche Daniele Smurra, per la Simet Spa, il consigliere regionale Pippo Callipo nonché il presidente di Confagricoltura Calabria Alberto Statti e l’attore Gigi Miseferi.
PALLARIA: «NON POTEVAMO ATTENDERE ROMA» In attesa dell’arrivo delle forniture da parte della Protezione civile nazionale, la Regione non si è fermata garantisce Pallaria. Anzi. «Abbiamo convocato tutti i tecnici dei singoli presidi ospedalieri presenti in Calabria e con loro abbiamo stabilito alcune operazioni di logistica all’interno degli ospedali finalizzati a recuperare quanti più posti letto possibili». A questo fine Pallaria segnala come sia stata già mobilitata l’intera macchina della protezione civile a partire dai volontari per raggiungere questo obiettivo. E poi dai singoli presidi ospedalieri sono giunte le richieste «di tutte le attrezzature necessarie ad attrezzare posti letto di terapia semi-intensiva che intensiva». Da qui l’avviso di manifestazione di interesse firmato dallo stesso dirigente generale assieme all’omologo alla Sanità, Antonio Belcastro, per acquistare dispositivi di protezione individuali (Dpi) e strumenti per il potenziamento dei posti di terapia intensiva e sub intensiva del Servizio sanitario regionale della Calabria. Inoltre Pallaria rivela che è stato fatto una sorta di inventario delle dotazioni già in presenti in Calabria per ottimizzare al meglio materiale e attrezzature da ridistribuire ai vari presidi chiamati a rispondere all’emergenza. «Non potevamo aspettare 45 giorni», motiva Pallaria. Proprio grazie a queste iniziative annuncia il capo della protezione civile calabrese «saremo in grado di attrezzare nel giro di massimo 10-20 giorni i maggior numero di posti letto possibili». E se la dotazione richiesta dell’ordinanza della Santelli parla di 400 posti letto a regime necessari alla Calabria per fronteggiare l’eventuale emergenza, Pallaria comunica che le attività messe in atto dalla Regione consentiranno di realizzare rapidamente 50. «È un obiettivo auspicato – dice –. In attesa dell’arrivo delle altre dotazioni nazionali per le quali sono state già inoltrate le richieste in base alle esigenze».
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