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A Lamezia i furbetti delle mascherine: vendute sottobanco con rincari di oltre il 2.000%

La guardia di finanza di Catanzaro sequestra oltre 900 protezioni di tipo Ffp2 e Ffp3. Acquistate a 35 centesimi e rivendute a 15 euro per approfittare dell’emergenza Coronavirus. Denunciati due co…

Pubblicato il: 16/03/2020 – 11:18
A Lamezia i furbetti delle mascherine: vendute sottobanco con rincari di oltre il 2.000%

CATANZARO Sequestro di 905 mascherine di protezione individuale del tipo Ffp2 (sia con che senza valvola) e denuncia di due commercianti: sono questi i principali esiti dell’attività di controllo economico del territorio che il comando provinciale della guardia di finanza di Catanzaro ha intensificato nelle ultime settimane, per contrastare le condotte di chi, approfittando dell’attuale situazione emergenziale, attua pratiche commerciali disoneste, anche con la vendita a prezzi esorbitanti di dispositivi sanitari.
Nei giorni scorsi, infatti, nel quadro di tale dispositivo di controlli, le fiamme gialle del gruppo di Lamezia Terme hanno rilevato che, in due supermercati del capoluogo lametino riconducibili ad un’unica società di capitali, i dispositivi sanitari individuali erano custoditi in cartoni, non in vista, sotto le casse di pagamento, e commercializzati, solo su specifica richiesta dell’acquirente, al prezzo di 15 euro per mascherine Ffp2 con valvola, e 11 euro per mascherine Ffp2 senza valvola mentre il valore commerciale dei dispositivi era di molto inferiore a quello praticato.
IL SEQUESTRO Così i finanzieri hanno avviato i riscontri lungo la filiera di distribuzione, estendendo i controlli contabili al fornitore dei supermercati lametini. Da qui la scoperta: le mascherine erano state acquistate all’origine, presso il distributore esclusivo, al prezzo unitario di 35 centesimi più Iva. E così, dopo soli due passaggi commerciali (distributore/grossista e grossista/supermercati), e approfittando dell’attuale situazione emergenziale, i prodotti sanitari venivano commercializzati al pubblico a 15 o 11 euro, a seconda della tipologia, con un ricarico finale pari al 2142% del prezzo di mercato. I finanzieri del gruppo di Lamezia Terme hanno, così, sequestrato le mascherine per l’ipotesi di reato di “manovre speculative su merci”, di cui all’art. 501 bis del codice penale, successivamente convalidato dalla Procura della Repubblica, presso la quale sono stati denunciati il rappresentante legale dei supermercati controllati nonché, in concorso, il venditore all’ingrosso della merce sequestrata.

I CONTROLLI Continuano, incessanti, i controlli delle fiamme gialle in tutta la provincia catanzarese, così come, peraltro, concordato in sede di comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto dal prefetto del capoluogo regionale, Francesca Ferrandino. Interessate decine di farmacie, parafarmacie e altri esercizi commerciali  dove vengono commercializzati articoli di protezione individuali (mascherine, guanti, gel igienizzante etc..), per contrastare possibili speculazioni o insidie alla sicurezza in quanto non conformi alle norme. Insieme a tutti gli attori del soccorso, la guardia di finanza catanzarese rinnova il proprio impegno nel concorso al mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica, intensificando, nel contempo, il proprio impegno nel controllo economico del territorio, secondo le proprie specifiche competenze istituzionali.

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