CATANZARO Il consiglio regionale programmato per mercoledì non si farà, ma la giunta Santelli è praticamente pronta. Per un verso filtrano nomi quasi ufficiali, per un altri indicazioni che somigliano a identikit.
Partiamo dal primo. Come anticipato da Matteo Salvini , la Lega avrà il proprio assessore. Uno solo e non due, come chiesto al tavolo delle trattative che ha ritardato il semaforo verde all’esecutivo. E non avrà, a quanto pare, neppure la presidenza del consiglio regionale. Insomma, il Carroccio calabrese non l’ha spuntata nel braccio di ferro con Santelli. Identikit: l’assessore leghista sarà, molto probabilmente, esterno e arriverà dal Reggino. Stop.
La presidenza del consiglio regionale non sarà, invece, reggina, come ci si aspettava. Andrà probabilmente a Baldo Esposito, stravotato consigliere regionale di Catanzaro, candidato con la Casa delle Libertà. Area gentiliana, giusto per segnalare un’appartenenza correntizia local.
Sarà della squadra anche Fausto Orsomarso, il cui nome era stato consegnato dieci giorni fa nelle mani della presidente della Regione, segno chiaro che Fratelli d’Italia si è impegnata per arrivare a un rapido scioglimento dei nodi politici. E anche l’Udc non ha mai avuto dubbi: il nome presentato dai centristi è sempre stato quello del lametino Franco Talarico, segretario regionale e giù presidente del consiglio regionale nell’era Scopelliti.
Mancano due caselle: una sarà occupata da un’assessora reggina la cui indicazioni passerà per un’interlocuzione con il parlamentare Francesco Cannizzaro. L’ultimo posto se lo giocano Gianluca Gallo (altro leader delle preferenze) e Claudio Parente (coordinatore politico della Casa delle libertà). Un derby in famiglia non privo di possibili inciampi per la presidente. La scelta di Gallo potrebbe provocare reazioni non certo entusiastiche nell’ala catanzarese della maggioranza, delusa dalla scelta di un altro nome cosentino (oltre a Orsomarso e Sandra Savaglio, per quanto esterna e “civica”). Viceversa, ignorare la performance elettorale dell’ex sindaco di Cassano allo Jonio non sarà scelta priva di conseguenze. Manca poco, insomma. Ma tra equilibrio politici e geografici, i giochi sono (quasi) fatti. La squadra c’è. Non ci sarà modo di presentarla al consiglio regionale. Rinviato ancora causa Coronavirus. Altra decisione che non mancherà di sollevare polemiche.
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