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Vibo Valentia, il sindaco mette in quarantena 150 persone

Cresce il numero dei cittadini sottoposti alla sorveglianza sanitaria attiva. Nuova ordinanza con le indicazioni da seguire per evitare il contagio

Pubblicato il: 17/03/2020 – 10:53
Vibo Valentia, il sindaco mette in quarantena 150 persone

VIBO VALENTIA «In ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica, contrassegnata dal carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia e dall’incremento dei casi sul territorio nazionale, il sindaco con le nuove ordinanze adottate in data odierna, ben 150 di applicazione della misura dell’isolamento domiciliare con sorveglianza attiva per il periodo prescritto dall’Asp, ha introdotto nuove e più stringenti misure, finalizzate al contenimento e alla gestione dell’emergenza in atto sul territorio comunale». Il sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, ha disposto provvedimenti più stringenti per affrontare l’emergenza Coronavirus.
Il provvedimento prevede, in particolare, un richiamo alle modalità di conferimento dei rifiuti: a non differenziare più i rifiuti; ad utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti all’interno del contenitore per la raccolta indifferenziata; tutti i rifiuti vanno gettati nello stesso contenitore compresi guanti, fazzoletti, mascherine monouso.
Queste, invece, le prescrizioni da seguire nel periodo di quarantena:
La persona sottoposta ad isolamento domiciliare deve rimanere in una stanza dedicata e dotata di buona ventilazione possibilmente servita da bagno dedicato, dormire da solo/a, e limitare al massimo i movimenti in altri spazi della casa dove vi siano altre persone.
Se disponibile un solo bagno, dopo l’uso pulire con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo1 oppure con alcol 70%.
È opportuno che il/i locali che ospitano il soggetto in isolamento domiciliare siano regolarmente arieggiati per garantire un adeguato ricambio d’aria.
In presenza di altre persone, deve essere mantenuta una distanza di almeno un metro e deve essere assolutamente evitato ogni contatto diretto (compresi strette di mano, baci e abbracci).
Deve essere evitato il contatto diretto anche con altre persone sottoposte ad isolamento domiciliare. Un’eccezione può essere fatta per una madre che allatta. La madre dovrebbe indossare una mascherina chirurgica ed eseguire un’igiene accurata delle mani prima di entrare in stretto contatto con il bambino.
Evitare ogni possibile via di esposizione attraverso oggetti condivisi inclusi asciugamani, salviette o lenzuola, piatti, bicchieri, posate, etc). Gli oggetti da cucina andranno lavati con attenzione con normale sapone.
Vi è il divieto di spostamenti o viaggio e l’obbligo di rimanere raggiungibile per le attività di sorveglianza.
Se il soggetto in isolamento è asintomatico, non può ricevere visite fino ad esaurimento dei 14 giorni di isolamento
Se il paziente è sintomatico il divieto è comunque posto fino alla guarigione clinica anche se sono passati 14 giorni dal contatto. di caso con conferma di laboratorio il divieto continua sino alla guarigione.
Se il soggetto in isolamento ha sintomi di infezione delle vie respiratorie quando si sposta dalla sua camera deve usare la mascherina chirurgica, e praticare misure di igiene respiratoria: coprire naso e bocca usando fazzoletti quando starnutisce o tossisce, tossire nel gomito; i fazzoletti dovrebbero essere preferenzialmente di carta e dovrebbero essere eliminati in un doppio sacco impermeabile posto in una pattumiera chiusa che non preveda contatto con le mani per la sua apertura (es. apertura a pedale). Se i fazzoletti sono di stoffa, devono essere maneggiati con guanti e lavati in lavatrice a 60-90° usando comune detersivo. Dopo l’uso del fazzoletto le mani devono essere immediatamente lavate con acqua e sapone accuratamente per 40 secondi o frizionate con prodotto idro-alcolico.
Le persone che assistono il soggetto, devono indossare mascherina chirurgica (quest’ultima non dovrebbe essere toccata durante l’utilizzo e dovrebbe essere cambiata se umida o danneggiata).
Le mascherine non possono essere riutilizzate ma debbono essere eliminate in un doppio sacco impermeabile posto in pattumiera chiusa con apertura a pedale.
I conviventi e le persone che forniscono assistenza devono evitare il contatto diretto con il soggetto in isolamento il più possibile. Se l’assistenza prevede contatto con secrezioni respiratorie, feci o I prodotti a base di cloro (ipoclorito di sodio) vengono venduti come candeggina (varechina) a una concentrazione variabile. Se è al 5% di contenuto di cloro, la soluzione al 0,5% corrisponde a un litro di candeggina e 9 litri di acqua. Se è al 10% corrisponde a un litro di candeggina e 20 litri di acqua.
Almeno una volta al giorno, o più, le superfici dei locali utilizzati dal soggetto in isolamento devono essere pulite con prodotti detergenti e successivamente disinfettate con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo oppure con alcol 70%) con particolare attenzione a tutte le superfici toccate di frequente. Chi effettua la pulizia deve indossare un camice monouso (o un grembiule dedicato) e guanti monouso; se vengono usati guanti domestici in gomma spessa riutilizzabili, questi devono essere disinfettati dopo l’uso (lavaggio con acqua e detergente seguito con disinfezione di tutte le parti, con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5 % di cloro attivo oppure con alcol 70%).
Il sindaco Limardo «fa riserva di fornire ulteriori chiarimenti e precisazioni in merito alle modalità di attuazione delle misure in argomento, anche sulla base delle questioni applicative che si riterranno di segnalare, significando che presso il Comune è attivo un gruppo di lavoro impegnato nel costante aggiornamento delle procedure da seguire e all’osservanza delle ordinanze adottate».

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