TREBISACCE L’assessore alla Salute del Comune di Trebisacce, Pino Campanella, ha consegnato alla direzione sanitaria dell’ospedale Chidichimo un primo stock di materiale medico idoneo per la tutela degli operatori sanitari in forza nella struttura e chiamati a fronteggiare l’emergenza in corso. «Ci siamo fatti carico dell’acquisto di questo materiale – ha dichiarato il sindaco, Franco Mundo – e l’abbiamo consegnato nei reparti dell’ospedale Chidichimo e alle forze dell’ordine di Trebisacce, per testimoniare in primo luogo la nostra vicinanza a chi opera in prima linea nel corso di questa emergenza. Così come abbiamo fatto creando un protocollo di pre-triage nella struttura, che riduce al massimo la possibilità di infezione per operatori sanitari e pazienti nel denegato caso in cui possa esserci la possibilità di contatto con qualcuno che è infettato dal Covid-19, ci preoccupiamo in modo concreto e fattivo di trovare soluzioni e di agire di conseguenza. Ci farebbe piacere che i vari soggetti preposti a livello regionale e provinciale si accorgessero delle potenzialità del Chidichimo e del lavoro posto in essere per mantenerlo efficiente e attivo che portiamo avanti da anni, perché nel caso che l’emergenza diventi reale anche nel nostro territorio non dobbiamo farci trovare impreparati. Lo stesso presidio puo’ essere utilizzato per smaltire i ricoveri dei post acuti degli ospedali spoke, ancora meglio utilizzando qualche medico delle divisioni di medicina di altri ospedali. Ringrazio l’assessore alla Sanità Giuseppe Campanella – dice il sindaco – per l’attenzione e la sensibilità dimostrata, nei confronti dei propri colleghi, e di chi combatte in prima linea questa battaglia».
«Guanti, mascherine mediche, camici monouso, occhiali protettivi e misuratori di temperatura a distanza – ha dichiarato Campanella – sono parte del materiale acquistato dal Comune di Trebisacce e messo a disposizione della struttura sanitaria che in queste ore aveva più volte segnalato la carenza di materiale. Abbiamo dotato anche le forze dell’ordine, i vigili del fuoco, e diversi volontari di materiale analogo, proprio perché abbiamo pensato che chi veglia su di noi deve essere protetto e salvaguardato il più possibile».
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