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Crotone, positivo al Coronavirus un dipendente del call center Datel

Il tampone è stato effettuato lo scorso 17 marzo. La notizia è stata diffusa dai sindacati, che chiedono interventi per la sicurezza

Pubblicato il: 19/03/2020 – 18:28
Crotone, positivo al Coronavirus un dipendente del call center Datel

CROTONE Primo caso di coronavirus alla Datel, azienda del gruppo Abramo, con sede a Crotone. La notizia è stata diffusa dai sindacati, che hanno dichiarato di essere venuti a conoscenza del contagio grazie a una informativa della stessa azienda. Il contagio è stato accertato con un tampone effettuato lo scorso 17 marzo. La contagiata è una giovane donna. Secondo quanto è stato possibile apprendere risulta positivo anche il marito. La notizia desta preoccupazione, perché nell’azienda pitagorica del gruppo Abramo lavorano, distribuite in tre turni, più di 1.200 persone. Alla Datel si lavora notte e giorno. Già lo scorso 10 marzo il segretario provinciale della Uil, Fabio Tomaino, con un intervento pubblicato anche su questo giornale, aveva sollevato il problema della sicurezza dei lavoratori dell’azienda crotonese. In particolare Tomaino aveva chiesto il ricorso allo smart working, perché le postazioni lavorative non garantiscono le distanze necessarie per evitare il contagio dal Coronavirus e ha anche sollevato il problema della sanificazione delle postazioni lavorative che si sarebbe dovuta effettuare ad ogni cambio di turno. Secondo quanto riferiscono i sindacati di categoria (Slc- Cgil, Fistel – Cisl e Uilcom – Uil) nella nota di oggi, ieri si è riunito il tavolo bilaterale permanente fra l’azienda Abramo CC e le stesse sigle sindacali di categoria «per affrontare tutte le problematiche connesse all’emergenza Covid-19». L’azienda ha dato garanzie sulle attività messe in campo e la qualità dei prodotti utilizzati per sanificare gli ambienti e assicurare così la salute dei dipendenti. Il sindacato, dal canto suo, ha sollevato delle eccezioni ed ha richiesto «che venga fornita la documentazione attestante l’avvenuta sanificazione, così come le date delle prossime in programma alla Rls»; «che sia data la possibilità per gli operatori di utilizzare, quanto più possibile, sempre la stessa postazione»; «che venga sospesa per tutta la durata dell’emergenza Covid-19, il sistema di riconoscimento tramite impronte digitali delle commesse Wind, in quanto le mani sono il principale veicolo di contagio»; «che sia dato accesso a tutte le sale RLS del sito»; «che venga garantita con cadenza settimanale la sanificazione di tutti gli ambienti di lavoro». Sempre ieri, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al prefetto, all’Unità operativa di prevenzione, all’Ispettorato governativo e alla Regione per «segnalare il mancato intervento di applicazioni delle misure di contenimento del contagio». È stato chiesto l’immediato intervento del prefetto «affinché si possano espletare tutte le procedure necessarie alla prevenzione». In questi giorni di contagio sono tanti i lavoratori della Datel che, per diversi motivi, hanno deciso di non andare a lavorare. (g. m.)

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