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Coronavirus, a Santo Stefano di Rogliano contagiate una bimba di un anno e sua madre

L’area del Savuto sotto osservazione da parte delle autorità sanitarie. I sindaci “blindano” i propri centri sul Tirreno dopo la “chiusura” di San Lucido

Pubblicato il: 20/03/2020 – 8:35
Coronavirus, a Santo Stefano di Rogliano contagiate una bimba di un anno e sua madre

COSENZA Il fronte cosentino della lotta al Coronavirus (nella provincia i casi sono in tutto 29) si allarga al Savuto. Ieri, il sindaco di Rogliano ha comunicato un secondo caso di positività al virus, successivamente smentito dal secondo tampone effettuato all’ospedale dell’Annunziata, ma tra i nuovi casi registrati ci sono anche una bimba di un anno e sua madre, residenti a San Stefano di Rogliano, e anche ad una terza persona. «Si tratta di stretti familiari dei nostri concittadini ricoverati, sono risultati positivi al tampone del Coronavirus, effettuato precauzionalmente – comunica il sindaco Lucia Nicoletti -. Si tratta di soggetti ricadenti nel medesimo nucleo familiare e già in isolamento a casa. Le loro condizioni di salute sono monitorate con sorveglianza attiva dalle autorità competenti». Sono in tutto cinque le persone appartenenti allo stesso ceppo familiare contagiate da Coronavirus, come confermato dal sindaco di Terranova da Sibari, anche i due suoceri del primo paziente, al momento risultano contagiati. Nella piccola città del Savuto, l’opposizione, ha già da tempo inoltrato richiesta alla presidente Jole Santelli di “blindare” tutte l’area in modo tale da evitare che il contagio si diffonda più velocemente adottando delle misure molto simili a quelle già adottate in altri comuni, questo alla luce del numero di contagi tenuto conto della densità di popolazione. La provincia di Cosenza registra, per il momento, una sola “chiusura”, quella del comune di San Lucido (sei casi “ufficiali”), disposta dalla presidente della giunta regionale Jole Santelli, mentre molte sono le ordinanze restrittive decise dai sindaci che, specie nell’area del Tirreno, hanno deciso di blindare i propri centri. Anche Corigliano Rossano (cinque casi, uno è un consigliere comunale) ha studiato misure più stringenti, mentre Amantea e Fuscaldo registrano undici casi di isolamento domiciliare ciascuna. Restano sotto osservazione le situazioni di Cetraro (un medico contagiato) e della Valle dell’Esaro, dove due dei quattro contagiati svolgono un’attività che li porta ad avere contatti con molte persone ogni giorno.

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