di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Riduzione del personale nelle sale operative con l’aumento considerevole della remotizzazione delle attività e il rispetto del protocollo previsto nel Dpcm per ridurre i rischi di diffusione del coronavirus negli ambienti lavorativi. Questi gli obiettivi principali messi a fuoco dalla società di call center Abramo Customer Care ed emersi nell’ultimo incontro organizzato con le sigle sindacali del settore, UilCom Uil, Slc Cgil e Fistel Cisl. Il tempo stringe e tra gli operatori la preoccupazione è costante ma tutto è appeso al sottilissimo filo che lega sicurezza e stabilità, profitti e posti di lavoro da mantenere.
SMART WORKING La Abramo CC, di fatto, conferma di aver messo in atto tutte le pratiche previste, a cominciare dalla sanificazione periodica delle sedi, con la disposizione a scacchiera degli operatori e gli ulteriori approvvigionamenti di liquidi sanificanti (simil amuchina) distribuiti nelle sedi. Ancora in salita, invece, la strada che porta al cosiddetto “smart working” per una serie di ragioni e limiti tecnici. Impossibile, infatti, remotizzare tutti i 3.500 operatori delle diverse sedi calabresi. Già perché non tutti dispongono delle dotazioni necessarie come PC e connessione a banda larga (solo per fare un esempio) e non tutte le commesse lo permettono.
MONTALTO Per quanto riguarda il sito della Abramo Customer Care attivo a Montalto Uffugo, Tim starebbe effettuando alcuni test e solo nei prossimi giorni saranno superati, così come per HO Mobile. Dalla prossima settimana partiranno i primi operatori in smart working.
LAMEZIA TERME Più complessa, invece, la situazione nel sito lametino. Qui, infatti, solo la commessa “Contè Assicurazioni” ha già dato l’ok ai primi 30 operatori remotizzati e nei prossimi giorni il numero sarà ampliato. I primi test, invece, partiranno probabilmente nel corso della prossima settimana per le altre commesse quali Poste Mobile, Tiscali e Wind.
LE ALTRE SEDI A Settingiano e Cassiodoro Enel è già partita con i primi 30 operatori in remoto mentre Tim ed Enel Energia si attiveranno entro la prossima settimana. Tutto ancora fermo, invece, nella sede di Crotone. Qui i primi operatori in smart working dovrebbero partire solo nel corso della prossima settimana.
I SINDACATI Preoccupati i sindacati: «Visti i numeri – dicono – allo stato attuale non abbiamo potuto fare altro che considerarli gravemente insufficienti, tra i vari committenti ci sono anche enti pubblici e partecipati statali quindi è ancor più vergognoso il colpevole ritardo che si sta verificando a discapito di centinaia di lavoratori calabresi. Ci siamo attivati immediatamente per il tramite delle Segreterie Nazionali per sollecitare rapidamente l’applicazione dello SW che riteniamo strumento fondamentale per ridurre la possibilità di assembramento nelle sale operative e quindi strumento ulteriore di sicurezza per i lavoratori della Abramo C.C.
È stata fissata un’ulteriore riunione martedì pomeriggio per verificare la partenza dei servizi annunciati, gli effetti delle azioni di sollecito sindacale su quei servizi non ancora testati e gli eventuali criteri oggettivi di accesso successivi a quelli stabiliti nei DPCM emessi fino ad ora».
CONTAGIO Intanto la Abramo Customer Care smentisce categoricamente che al momento vi sia un secondo caso tra i lavoratori di Crotone e conferma di essere stata contattata dalle autorità competenti per le indagini necessarie da effettuare sul caso segnalato. (redazione@corrierecal.it)
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