CATANZARO La sanità catanzarese si prepara a fronteggiare la temuta “ondata” del Coronavirus. Giorni frenetici nelle due strutture del capoluogo, il “Pugliese-Ciaccio” e il Policlinico universitario “Mater Domini”, la seconda chiamata, in forza del piano regionale anti-Covid-19, a riconvertire in fretta e furia alcuni suoi spazi per decongestionare la prima, al momento la più esposta. Tra comprensibili difficoltà logistiche e lentezze burocratiche, qualche risultato si è già comunque concretizzato, come l’attivazione di 12 posti letto aggiuntivi al reparto di Malattie infettive del 2Pugliese-Ciacio”, che di base ne ha già 18, per un totale quindi di una trentina: i nuovi posti letto, allestiti, con lo spostamento di un altro reparto, nell’ala dell’ospedale catanzarese già dedicata a Malattie infettive in modo da creare percorsi uniformi per i pazienti da Coronavirus, potrebbero essere anche riconvertiti in “sub-intensiva”, ove dovessero arrivare nei prossimi giorni nuovi macchinari e nuovo personale. L’aumento della dotazione di Malattie infettive inoltre si aggiunge a quello che già da alcuni giorni il management del “Pugliese Ciccio” aveva stabilito per Rianimazione, passata da 24 a 32 posti. Ma anche al Policlinico universitario di Germaneto sono attese nei prossimi giorni novità sostanziale: lunedì al “Mater Domini” dovrebbero essere attivati buona parte dei 24 nuovi posti letto di terapia intensiva e sub intensiva previsti dal piano operativo della regione. Resta, tuttavia, sempre sullo sfondo, come minacciosa “ombra” e come “nodo gordiano” da sbrogliare, il problema di reperire il personale e la strumentazione necessari a “coprire” questi nuovi posti letto. (c.ant.)
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