CAPISTRANO Seduti sulle panchine delle piazze, qualcuno con tanto di cane al guinzaglio. Qualcuno denunciato anche per dichiarazioni mendaci, altri alla guida di auto con tre o quattro passeggeri a bordo e a spasso per i centri abitati senza alcuna giustificazione plausibile. Di tutto di più, pur di non rimanere chiusi in casa come espressamente raccomandato per prevenire l’emergenza in Calabria. È quanto hanno scoperto i Carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia negli ultimi giorni, in seguito ad una nuova “stretta” del Decreto “Io Resto a Casa” varato dal Governo per prevenire la diffusione del Coronavirus. In provincia di Vibo Valentia il piano è coordinato dal Prefetto.
Quattro cittadini di Capistrano appartenenti a diversi nuclei familiari si erano recati in una cascina di campagna per una tipica cena casareccia sfociata per futili motivi in una rissa con tanto di ferito. Sul posto sono quindi intervenuti i Carabinieri della Stazione di Monterosso che hanno provveduto a deferire i quattro soggetti, per inosservanza dei provvedimenti dell’autorità.
Il controllo del territorio dei Carabinieri è capillare così come costante è l’attività di tutte le forze dell’ordine sparse in provincia di Vibo Valentia e impegnate in prima linea contro la diffusione dell’epidemia. Non un’attività prettamente sanzionatoria o repressiva ma di prevenzione al servizio dell’intera popolazione e tesa a responsabilizzare i comportamenti scriteriati di ogni cittadino un momento così drammatico della vita quotidiana.
SERRA SAN BRUNO Stavano litigando in piazza a mezzanotte, incuranti del divieto di poter stare all’aperto senza valido motivo – per via dell’emergenza sul coronavirus – e soprattutto di creare assembramenti. E’ successo a Serra San Bruno, nel Vibonese, dove personale della squadra volante del locale Commissariato di polizia, su disposizione della sala operativa e nell’ambito dei controlli voluti dal questore di Vibo Valentia, si e’ recato in piazza Tedeschi dove era stata segnalata una lite in atto. I poliziotti, giunti sul posto, hanno trovato due gruppi di persone che inveivano verbalmente tra loro. Dopo aver placato gli animi, gli otto presenti sono stati identificate e, per essersi riunite nelle vie di quel centro per futili motivi, sono state denunciate alla Procura di Vibo Valentia per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorita’ (articolo 650 del codice penale).
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