Tra le donne che hanno saputo dire di no alla mafia ci sono Lea Garofalo, calabrese che ha lasciato il compagno boss della ‘ndrangheta per salvare la figlia Denise a costo della vita (e stata uccisa a Milano il 24 novembre del 2009), e Annalisa Durante, uccisa a Forcella dalla camorra il 27 marzo del 2004, aveva solo 14 anni. Il primo giorno di primavera è quello che, grazie all’iniziativa di Libera e Avviso Pubblico è dedicato alla memoria delle vittime di tutte le mafie è dedicata una giornata, ma quest’anno a causa dell’emergenza Covid-19 ai familiari delle vittime di mafia può arrivare solo un abbraccio virtuale. E ad Annalisa e Lea è andato il pensiero di Piero Pelù, uno dei cantautori rock più amati, che via facebook ha lanciato un messaggio limpido e diretto per non far passare sottotono questa giornata particolare, paragonando la mafia ad un virus che può essere sconfitto solo con combattendo insieme. «Questi fiori li dedico ad Annalisa Durante, Lea Garofalo e a tutte le vittime innocenti della mafia. La mafia è un virus che ha colpito l’Italia da molti anni e contro cui dovremo combattere tutti insieme come contro il covid-19 – scrive Pelù -. Domani alle 21 ci vediamo in diretta Instagram con un ospite speciale, un grande amico e grande musicista, Francesco Sàrcina e Le Vibrazioni!”.
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