LAMEZIA TERME «La situazione è sotto controllo, ieri sera abbiamo fatto verifiche, due degli uomini della Protezione civile si sono presentati al treno che arrivava da Roma alle 22:23. Non è sceso nessuno. C’erano Polizia e Guardia di Finanza che hanno riferito al volontariato che nel pomeriggio era arrivato un altro treno da cui sono scese 15 persone. Sono state controllate da poliziotti e finanzieri che hanno denunciato chi era sprovvisto di causa di giustificazione. La situazione è sotto controllo, ieri mattina sono arrivate da Milano 15 persone in aereo».
Domenico Pallaria, dirigente della Protezione civile calabrese ha fatto il punto sul temuto secondo esodo dal nord che aggraverebbe il rischio di contagio da Coronavirus in Calabria. Ospite della trasmissione 20.20 in onda stasera alle 21 sul canale 211 de L’Altro Corriere tv e in streaming sul Corriere della Calabria, il dirigente regionale ha spiegato cosa si sta facendo e cosa c’è ancora da fare. Nel corso della trasmissione, condotta da Danilo Monteleone e Ugo Floro, Pallaria ha raccontato dei telefoni bollenti nelle ultime 24 ore a causa dei dubbi dei calabresi rimasti al nord: «Siamo stati subissati di telefonate perché ci sono delle situazioni un po’ particolari. Faremo una riunione proprio per esaminare alcune questioni. Ieri siamo stati subissati, il numero verde è stato preso d’assalto e la centrale operativa della Protezione civile ha ricevuto telefonate martellanti per questi problemi. Chi si trovava in condizioni di disagio, chiudendo le fabbriche c’era chi stava in albergo e gli alberghi chiudevano, una situazione veramente molto di disagio».
Sul fronte più prettamente medico-organizzativo, invece, ci sono buone notizie: «Sabato sera sono arrivati sei ventilatori dal Dipartimento centrale, è già un segnale – ha commentato Pallaria – che qualcosa si sta muovendo anche se i tempi per ottenere tutti quei posti letto son un po’ dilatati, prima di 40 giorni non riusciamo ad avere il tutto. Siamo andati avanti – ha rivendicato il dirigente della Protezione civile calabrese – con quella procedura che ci siamo inventati, avere la possibilità con gli operatori locali di avere quel minimo di attrezzature che ci consentono, su un totale di 300 posti letto, di averne per lo meno una cinquantina subito disponibili. Abbiamo ottenuto l’autorizzazione a procedere in tal senso direttamente da Arcuri e quindi abbiamo mandato alle aziende sanitarie anche gli schemi di verbali di somma urgenza per procedere subito agli acquisti». A gonfie vele anche le donazioni: «Un’altra cosa positiva – ha sottolineato Pallaria – è il mondo della solidarietà che si sta muovendo, abbiamo avuto un sacco di donazioni che dirottiamo a seconda dell’importo verso l’acquisto di caschi Cpap, ventilatori se possibile, e utilizziamo tutto quello che si può trovare e utilizziamo quella manifestazione di interesse che abbiamo fatto noi».
Nota dolente sono i dispositivi di protezione individuale: «A mascherine siamo messi maluccio, stamattina nel collegamento con Borrelli e Arcuri ci hanno dato rassicurazioni che la situazione dovrebbe cambiare, nel senso che hanno trovato grossi stock di mascherine e quindi le metteranno a disposizione di tutte le regioni per soddisfare le esigenze. Venerdì – ha rivelato Pallaria – è stata una giornata campale per i 118, che non avevano mascherine. Quello di Reggio Calabria era fermo, siamo riusciti a recuperarne come Protezione civile tramite un’azienda».
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