CROTONE Blitz della Guardia di finanza all’Azienda sanitaria di Crotone. Alle 9,30 di questa mattina un piccolo esercito del Nucleo di polizia economica finanziaria guidato dal comandante provinciale della Guardia di finanza, Emilio Fiora, si è presentato nella sede del “Granaio”, dove è allocata la Direzione strategica dell’Asp pitagorica ed hanno chiesto i tabulati delle assenze di questi giorni del personale. La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Crotone ha aperto un’indagine sulle assenze “anomale” registrate all’Asp pitagorica nel momento più delicato della diffusione del contagio da Covid-19. Le indagini sono state affidate al pm Alessandro Rho su impulso del procuratore della Repubblica Giuseppe Capoccia. «Abbiamo voluto dare un segnale forte – ha spiegato il procuratore – per far capire che i controlli si fanno anche in questo momento di emergenza».
LA DENUNCIA DELL’ASP Le assenze “anomale” di questi giorni erano state denunciate pubblicamente dal direttore generale Facenti funzioni, Francesco Masciari. Circa 300 dipendenti (91 infermieri, 33 medici, 17 Oss e 159 amministrativi) risultavano assenti lo scorso 20 marzo. Acquisiti i dati la Guardia di finanza cercherà di capire quali certificati sono giustificati dalla presenza reale di malattia e quali, invece, sono eventualmente fasulli. Si cercherà di costruire un percorso investigativo per comprendere anche il ruolo che avranno avuto i medici di famiglia nel rilascio dei certificati.
CITTADINANZATTIVA: «TUTELARE I MALATI» Sulla vicenda delle assenze per malattia questa mattina è intervenuto il segretario regionale di Cittadinanza attiva, Felice Lentidoro, che ha annunciato il ricorso alla magistratura per chiedere di fare chiarezza sulle assenze all’Asp di Crotone. «Non siamo contro i lavoratori – ha detto Lentidoro – e chiediamo che siano tutelati i malati e quelli che hanno deciso di sacrificare se stessi per garantire la buona salute dei cittadini». «Se ci sono soggetti che hanno deciso di non andare a lavorare senza essere malati – ha aggiunti – vanno perseguiti legalmente perché sono la vergogna della Calabria». (g.m.)
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