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Crotone, l’Ordine dei medici: «Eccessi certificativi ma analizzare caso per caso»

L’organismo di rappresentanza commenta la notizia dei 300 dipendenti dell’Asp pitagorica in malattia in piena emergenza sanitaria

Pubblicato il: 23/03/2020 – 7:35
Crotone, l’Ordine dei medici: «Eccessi certificativi ma analizzare caso per caso»

CROTONE «Non possiamo giustificare gli eccessi certificativi registrati, ma, nel contempo, corre anche l’obbligo di analizzare nei dettagli le varie contingenze e specificità, onde poter ricondurre il fenomeno nelle sue reali dimensioni». Lo affermano i vertici dell’Ordine dei medici di Crotone con riferimento alla notizia dei 300 dipendenti dell’Asp pitagorica – 33 dei quali medici – in malattia in piena emergenza Coronavirus. L’Ordine – si legge in una nota – «non può prescindere, innanzitutto, dal dover esternare un encomio alla categoria che si onora di rappresentare, i cui medici iscritti stanno dando prova di grande abnegazione e generosità nell’esercizio della professione, seppur in carenza dei famigerati dispositivi di protezione (Dpi) e a organico ridotto, mettendo a repentaglio la propria incolumità e quella dei propri familiari, nonché gravati da carichi di lavoro cronicamente esuberanti già nell’ordinario. Quest’Ordine non si è sottratto al suo ruolo di sorveglianza sul fenomeno “certificazione”, tant’è che già precedentemente, il 19 marzo ha diramato ai propri iscritti e diffuso ai mass media, accorate raccomandazioni circa la correttezza certificativa, appellandosi al senso di responsabilità, appropriatezza e capacità di discernimento della categoria, e nel contempo al senso civico degli assistiti». Secondo l’Ordine dei medici di Crotone «è in questa particolare condizione che, giusto o sbagliato che sia, seppur consci, i medici per lo più si sono trovati, tra l’altro “a mani nude”, nel difficile compito di dover discernere, in scienza e coscienza, condizioni di salute, appunto, distorte da un particolare stato psicologico sociale dal difficile controllo. È per convinta coerenza, pertanto, che non possiamo comunque giustificare gli eccessi certificativi registrati, ma, nel contempo, corre anche l’obbligo di analizzare nei dettagli le varie contingenze e specificità, onde poter ricondurre il fenomeno nelle sue reali dimensioni (vedi personale medico e non in quarantena a causa dei numerosi contagi e contatti registrati nella nostra Asp, pregressi stati di malattia già in essere, alcuni dei quali anche per motivi oncologici, ecc.). Gli immani sforzi in essere per l’organizzazione, in tempi brevi ed a risorse limitate, di un adeguato piano organizzativo/strutturale ed assistenziale al fine di poter fronteggiare in modo efficace un’ emergenza, in previsione di un ipotetico scenario anche dei più gravi, non può prescindere dai meriti dei tantissimi, e sono la stragrande maggioranza, medici ed operatori sanitari, che con apprezzabile impegno e sforzi profusi, alla pari di quanto sta avvenendo nelle regioni del nord, con l’aggravante delle assenze a qualsiasi titolo determinatesi e delle carenze croniche, senza i quali ogni azione sanitaria sarebbe vana. Questa – prosegue l’Ordine dei medici di Crotone – è l’altra faccia della realtà, che merita essere esaltata con maggior e doverosa enfasi, ora svilita e minimizzata dalla più eclatante risonanza mediatica determinata dai 300 certificati – tra i quali 33 di medici». L’Ordine crotonese infine «invita il direttore generale facente funzioni dell’Asp, Masciari, a porre in essere tutte le più varie, necessarie ed opportune attività di sua competenza, in modo che i medici e gli altri operatori sanitari dell’Asp possano essere dotati degli strumenti che li mettano in condizioni di poter svolgere la loro meritoria opera in sicurezza e serenità di azione e di giudizio».

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