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Vibo, presto tamponi anche sugli asintomatici. Ma «il personale non basta»

Riunione del comitato ristretto della Conferenza dei sindaci sulla sanità. Acquistati 500 kit di diagnosi monouso. I posti di terapia intensiva potranno essere aumentati fino a 16. I dubbi di Tasso…

Pubblicato il: 24/03/2020 – 18:55
Vibo, presto tamponi anche sugli asintomatici. Ma «il personale non basta»

VIBO VALENTIA Si è svolta in teleconferenza la riunione del comitato ristretto della conferenza dei sindaci sulla sanità.
È stata convocata dal Presidente Maria Limardo che, al fine di fare il punto della situazione sull’emergenza sanitaria coronavirus, ha esteso l’invito al Commissario Straordinario Giuliano.
La conferenza alla quale hanno partecipato i sindaci Scaturchio, Russo, Condello e Lampasi è durata circa un’ora.

I lavori introdotti da Maria Limardo hanno visto una serie di domande sottoposte al commissario straordinario. E’ stato garantito il potenziamento della continuità assistenziale per i Comuni disagiati e a parziale ristoro delle difficoltà verificatasi in questo periodo tra i medici di base e le guardie mediche.
Naturalmente si è discusso dell’emergenza COVID-19 e della catena di prevenzione legata alle ordinanza di quarantena, mentre è stato chiesto di migliorare le procedure dei flussi informativi ai Comuni.
Particolare attenzione è stata posta alla procedura dei tamponi, che fa capo al Pugliese di Catanzaro, ma sono stati acquistati 500 kit di diagnosi monouso per velocizzare i tempi.  Al momento vengono sottoposti alla procedura dei tamponi coloro che accusano i sintomi tipici quali contatti sospetti, febbre alta, difficoltà respiratorie. È tuttavia in programma l’estensione del tampone anche tra gli asintomatici.
Con particolare riferimento al numero di posti di terapia intensiva disponibili, al momento sono 5 di cui due già occupati ma che, in caso di emergenza, possono essere ampliati di altre 16 unità.
Il Commissario ha poi rassicurato i sindaci circa la dotazione del materiale protettivo al personale medico e paramedico operante presso l’Ospedale, infine è stato al momento escluso il coinvolgimento di altri presidi ospedalieri oltre lo Jazzolino. 
Il presidente Limardo ha dichiarato: «È stata una prima occasione di incontro programmata per fare il punto della situazione che sarà monitorata passo passo insieme con gli altri Sindaci facenti parte del comitato ristretto della Conferenza mentre esprimo soddisfazione per la disponibilità manifestata dal Commissario a partecipare in videoconferenza alle successive periodiche riunioni».
TASSONE: «SANTELLI SPIEGHI QUAL È IL PIANO» Intanto il consigliere regionale Luigi Tassone ha inviato una missiva alla presidente della Regione Jole Santelli per chiedere di rafforzare la Sanità nel Vibonese e, in particolare, di impedire l’ulteriore impoverimento dei servizi sanitari nelle aree più deboli. «L’emergenza determinata dalla diffusione del Coronavirus – premette Tassone – comporta impegno e sacrifici a cui nessun territorio e nessuna comunità può sottrarsi. Conscio della delicatezza del periodo, oltre che delle difficoltà e della situazione della Sanità calabrese, determinatasi anche a seguito dell’applicazione del Piano di Rientro, sottopongo alla Sua valutazione una proposta scaturita dall’analisi delle recenti determinazioni».
Luigi Tassone Pd Consiglio regione Calabria
«La predisposizione del Punto Covid presso l’ospedale ‘Jazzolino’ – specifica il consigliere regionale – ha reso necessario lo spostamento a Vibo Valentia degli anestesisti presenti negli altri ospedali della provincia imponendo, di fatto, nel caso di Serra San Bruno la trasformazione del Pronto Soccorso in Punto di Primo Intervento. Pur riconoscendo e condividendo l’idea di rifuggire dai campanilismi, non si può, però, non rilevare il fatto che gli ospedali di periferia, che servono le aree disagiate, vengono ulteriormente svuotati di significato proprio nel momento di maggior bisogno. La carenza di personale sembra evidenziare, inoltre, l’inapplicabilità dell’originario Piano di gestione dell’emergenza con la distribuzione dei posti aggiuntivi di Terapia intensiva negli ospedali di Vibo Valentia e Tropea». Pertanto, Tassone chiede a Santelli di «fornire le opportune delucidazioni sulla predisposizione e sulle modalità realizzative del Piano di gestione dell’emergenza e di verificare nell’immediatezza la possibilità di procedere con il temporaneo trasferimento di anestesisti in servizio presso altre all’Asp all’Asp di Vibo Valentia, al fine di potenziare la stessa e di consentire agli anestesisti destinati all’ospedale di Serra San Bruno di rimanere nel medesimo presidio ospedaliero e, quindi, di evitare il declassamento del Pronto Soccorso in Punto di Primo Intervento e di consentire di fornire le adeguate risposte sanitarie alla comunità del Comprensorio».
Tassone si rivolge, inoltre, alla deputazione parlamentare ed a quella regionale, elette nella Circoscrizione centrale, per chiedere di «prendere apertamente posizione e di agire in maniera unitaria, senza differenze di colori politici, per tutelare il diritto alla salute delle comunità che hanno subito troppe ed inaccettabili privazioni».

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