di Gaetano Megna
CROTONE Un aumento contenuto anche oggi. Nella provincia di Crotone la situazione della diffusione del Covid-19 aumenta, ma a piccoli passi. Anche oggi, infatti, secondo i dati ufficiali diffusi dall’Azienda sanitaria provinciale, l’aumento dei postivi è di soli cinque casi rispetto a ieri. I contagiati complessivi diventano, quindi, 72 di cui 19 ricoverati al “San Giovanni di Dio”, 5 al Pugliese Ciaccio e 1 al policlinico Mater Domini. Sono in tutto quaranta i contagiati che restano sotto stretta sorveglianza presso la propria abitazione. Una delle novità di oggi è il ricovero di un paziente nella struttura ospedaliera di Germaneto (Mater Domini), dove il contagiato viene curato mediante l’Ecmo, una tecnica che aiuta il recupero della respirazione in ammalati refrattari ai farmaci. Si tratta del paziente che a Crotone era stato sottoposto alla sperimentazione del farmaco “innovativo”, quello che viene normalmente utilizzato per la cura della distrofia muscolare. I primi giorni della somministrazione il farmaco “innovativo” aveva dato esito positivo, poi i progressi si sono fermati e il nuovo quadro clinico ha convinto i sanitari del reparto Covid-19 dell’ospedale di Crotone a trasferire il malato a Germaneto per essere trattato con l’Ecmo.
IL REPORT I dati sul contagio non sono, al momento, preoccupanti ma c’è un aspetto che va tenuto in grande considerazione. Sul report trasmesso questa sera dall’Asp di Crotone, riguardante l’andamento del contagio, il dato che desta preoccupazione è quello relativo “alle attività di sorveglianza sanitaria delle persone che sono venute a contatto con soggetti risultati positivi al contagio”. Il numero dei “sorvegliati speciali” oggi fa un significativo passo in avanti: ieri erano 658 e oggi sono diventati 795. Ci sono ben 137 “sorvegliati speciali” in più rispetto a ieri e potrebbero diventare un serio problema se nei prossimi giorni il loro stato di salute dovesse peggiorare e richiedere il ricovero in ospedale. Su questo all’Asp di Crotone si tiene alta la guardia. (redazione@corrierecal.it)
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