SAN GIOVANNI IN FIORE «Non vogliamo pensare cosa sarebbe potuto succedere se vi fossero stati dei pazienti all’interno del pre-triage allestito dalla Protezione Civile a San Giovanni in Fiore. Un crollo dopo pochissimi giorni, la dice lunga sulle condizioni di sicurezza in cui è chiamato ad operare il personale sanitario in Calabria ma è un segnale preoccupante su come viene gestita l’emergenza nella nostra regione. E’ il segnale che qualcosa non funziona – si legge in una nota diffusa dal Codacons – e si deve solo ad una fortunata combinazione se oggi non ci sono state conseguenze per il personale ed i pazienti».
«In questo momento la struttura è stata svuotata dalle attrezzature ed un nuovo pre-triage è stato realizzato proprio all’interno dell’ospedale. Si tratta – sostiene Francesco Di Lieto – di un cedimento dovuto alla neve, non certo un evento imprevedibile, specie quando si realizza una struttura ad oltre mille metri di altezza. Un cedimento che, quindi, non può essere considerato una tragica fatalità».
Il Codacons chiede che la Regione Calabria e, in particolare, i dirigenti Belcastro e Pallaria, chiamati dal governatore a fronteggiare l’emergenza, vogliano chiarire chi si sia occupato di verificare la congruità del luogo ove è stata allocata la tenda nonché chi abbia verificato la sicurezza della struttura. «La Protezione civile – prosegue Di Lieto – deve fornire una spiegazione a quanto accaduto oggi ed assumere immediati provvedimenti affinchè venga garantita, in maniera effettiva, la sicurezza dei lavoratori e dei pazienti. Altrimenti il rischio è che l’approssimazione possa far più danni del virus». Anche davanti all’ospedale di Paola si sono registrati problemi. La tenda pre-triage, montata all’esterno della struttura, è stata devastata dal forte vento.
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