Grotteria, respinto il ricorso del Ministero: il sindaco Loiero resta in carica

REGGIO CALABRIA Resta in carica l’amministrazione comunale di Grotteria, in provincia di Reggio Calabria, guidata dal Sindaco Loiero. A deciderlo, infatti, è la sentenza (la n.2076/20) della III sezione del Consiglio di Stato, su istanza presentata dall’Avv. Oreste Morcavallo e dall’Avv. Rosanna Femia.
 LA VICENDA Con una nota il Prefetto di Reggio Calabria aveva chiesto a tutti i Sindaci della Provincia notizie circa l’avvenuta approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario, invitandoli a comunicare gli estremi dell’atto deliberativo consiliare ovvero la data di riunione del Consiglio comunale. In riscontro a tale richiesta il Sindaco del Comune di Grotteria aveva comunicato al Prefetto che la Giunta aveva provveduto ad adottare lo schema di rendiconto e che il Consiglio comunale sarebbe stato convocato per la relativa approvazione. Con atto di diffida, il Prefetto, preso atto di quanto dichiarato dal Sindaco, diffidava il Consiglio Comunale. Poi un lungo scontro tra il Consiglio comunale e il Prefetto. Quest’ultimo, preso atto della mancata approvazione del rendiconto di gestione dell’esercizio finanziario entro i termini aveva anche nominato un Commissario e avviato la procedura di scioglimento del Consiglio comunale di Grotteria.  Poi il ricorso al TAR di Reggio Calabria che, con sentenza, ha accolto il ricorso ritenendo legittimi gli atti adottati e annullando gli atti ministeriali di scioglimento del Comune così ritornando in carica l’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Loiero. Inutile, infine, il ricorso al Consiglio di Stato da parte del Ministero che, con l’ultima sentenza, ha respinto definitivamente l’appello affermando la piena legittimità degli atti adottati e così confermando in carica la Giunta guidata dal Sindaco Loiero. Soddisfatto l’avvocato Morcavallo per l’esito e «per i principi innovativi affermati che sanciscono il non immediato automatismo dello scioglimento del consiglio comunale per la mancata approvazione del bilancio ma una necessaria fase di moratoria».