CATANZARO «Noi dobbiamo fare tesoro di quello che è successo nelle altre regioni e prevenire l’avanzata del virus. La Calabria viene da 10 anni di commissariamento della sanità, è sottoposta ad un piano di rientro, ha carenze di strutture e personale. Non possiamo sbagliare. Per questo cerco di seguire i modelli giusti». In un’intervista al Corriere della Sera Iole Santelli, da appena due mesi governatrice della Calabria ha chiuso la sua Regione dopo l’annuncio dello stop delle fabbriche in tutta Italia temendo un’altra “calata” dal Nord. «Sono stata costretta a farlo. Noi non possiamo permetterci che esploda l’epidemia. Non potremmo affrontarla», dichiara Santelli. La governatrice calabra sostiene anche che nella gestione del contenimento degli spostamenti e il loro controllo «andrebbe più coinvolto il ministero dell’Interno, che ha i prefetti sul territorio, che puo’ gestire la polizia. E servirebbe anche l’uso dell’esercito».
LO SBARCO DI VILLA SAN GIOVANNI «Sono sollevata: è importante che la vicenda di Villa San Giovanni si sia risolta (QUI LA NOTIZIA) con l’arrivo in Sicilia delle ultime persone che non erano riuscite a traghettare – ha detto Jole Santelli – è stata una situazione che poteva degenerare e che ha messo a dura prova la comunità e per questo ringrazio il Sindaco ff di Villa San Giovanni e i cittadini per la pazienza e l’impegno. Si è arrivati alla soluzione grazie all’interessamento del ministro dell’interno Luciana Lamorgese e al lavoro silenzioso della Regione Calabria. Riteniamo che in questa circostanza la sobrietà e l’impegno senza clamore siano strumenti necessari». «Mi sorprende che il Sindaco di Reggio Calabria che, viste le numerose dichiarazioni, mi era parso fosse a conoscenza della situazione, scopra che la Protezione Civile Nazionale ha offerto alloggio ai traghettanti. Nessuna autorizzazione, nessuna disponibilità è stata data dalla Regione Calabria affinché queste persone trascorressero la notte a Reggio. Mi spiace l’insulsa polemica dal Sindaco Falcomatà. Avrebbe potuto evitarla se solo si fosse premurato di tenersi in contatto costante con il prefetto di Reggio Calabria, come del resto ho fatto io negli scorsi giorni».
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