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Nel "focolaio" di Chiaravalle. Tra paura, dolore, tensione e operatività

Primi trasferimenti nelle strutture di Catanzaro e di altri centri della provincia degli anziani ospiti e dei dipendenti contagiati alla “Domus Aurea”. Il sindaco: «Stiamo facendo di tutto, sono a…

Pubblicato il: 28/03/2020 – 18:21
Nel "focolaio" di Chiaravalle. Tra paura, dolore, tensione e operatività

CHIARAVALLE (CATANZARO) Nel “focolaio” di Chiaravalle Centrale, l’epicentro dell’emergenza Coronavirus in provincia di Catanzaro, tra paura, dolore, solidarietà, operatività, stanchezza e un bel po’ di tensione. In tanti stanno, in queste ore, provando a disinnescare la “bomba” del contagio – oltre 60 i casi positivi tra anziani degenti e dipendenti della casa per anziani “Domus Aurea” – che ha portato questo centro nevralgico nelle Serre catanzaresi al centro dell’attenzione nazionale e di un’ordinanza della governatrice Jole Santelli, che ha “isolato” Chiaravalle con altri 4 comuni limitrofi.
IL TRASFERIMENTO DEI CONTAGIATI Sono ore concitate, con il sindaco Domenico Donato che ha trasformato la sua pagina facebook in un “albo pretorio” social, con tanto di aggiornamenti (e sfoghi, pure polemici), mentre piano piano, a fatica ma di buona lena grazie alla filiera istituzionale, la casa per anziani si sta svuotando dei contagiati, con anziani e dipendenti trasferiti o in via di trasferimento su tutto il territorio provinciale. I primi sette anziani positivi, quelli in condizioni più serie, sono già stati portati a Catanzaro, 5 al Policlinico universitario “Mater Domini” e due all’ospedale “Pugliese Ciaccio” È lo stesso Donato a tenere la contabilità su facebook spiegando in due videomessaggi. «Si sta predisponendo il trasferimento di 16 pazienti negativi presso la struttura sanitaria a Soveria Mannelli. Ho poi posto il trasferimento dei dipendenti positivi (11) preso una struttura sanitaria di Catanzaro Lido (Città Solidale, ndr), perché così finisca questa grave situazione. Non è dipeso dalla volontà del sindaco, ma da quello che è stato fatto ieri, ora però – ha sostenuto Donato – non voglio tornare su incompiute che ci sono state. Mi sono assunto tutte le responsabilità. Finalmente abbiamo posto fine a una situazione indecorosa, le persone hanno capito che il sindaco non ha mai avuto alcuna responsabilità». Nella mattinata, comunque, l’attenzione generale era stata tutta concentrata sulla casa per anziani “Domus Aurea”, alla quale sono state consegnate le bombole d’ossigeno necessarie per i pazienti affetti da coronavirus che si trovano in isolamento nella casa di riposo “Domus Aurea”: bombole di ossigeno e i medicinali sono stati messi a disposizione dalla Casa della Salute e dalla Farmacia Corapi, con l’ausilio dei vigili del fuoco del distaccamento di Chiaravalle Centrale».
LO SFOGO E LA SPERANZA Un comune comunque sotto attacco e sotto pressione, e forse anche per questo che il sindaco Donato sempre su facebook si lascia andare a uno sfogo: «So che in questa fase vengo criticato da tanti, perché vorrebbero riavere nelle proprie case queste persone ma – sostiene Donato – non è facile per un sindaco agire nell’immediatezza visti i vari organi che si sono creati per dare indicazioni utili per la sicurezza di tutti. Si sta provvedendo ad arrivare alla definizione giusta e immediata». Ma c’è anche spazio per la speranza: «Continuiamo la nostra attività, stiamo davvero cercando di dare risposte a tutte le richieste che ci vengono fatte. Non è facile, non è facile – ripete Donato – gestire una situazione del genere. Sono 48 ore che siamo qui, in Comune, ininterrottamente per trovare tutte le soluzioni a risolvere la vicenda. Ho l’appoggio forte di tutte le istituzioni, il prefetto in costante contatto, l’Asp e tutti quelli che hanno un compito importante. Ringrazio fortemente la presidente Santelli per le telefonate che ci stiamo facendo e per come anche lei sta seguendo la vicenda di Chiaravale, ringrazio l’avvocato Arturo Bova che mi ha messo in contatto con il parlamentare Stumpo per avere un canale diretto con il ministro Speranza. Sono tante – conclude il sindaco chiaravallese – le persone vicine, questo è il momento di grande dolore e di grande difficoltà ma non lo stiamo vivendo da soli e insieme, tutti insieme, condividendo questo stato d’animo, riusciremo a uscire da questa situazione». (a.cant.)
 
 

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