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Viscomi: «Riforma del welfare bloccata, la legislatura inizia male»

Il deputato del Pd riflette sulla “sospensione” dei regolamenti collegati alla legge. «Approvarla è stato un percorso minato, ora si convochi la Conferenza permanente sulle Politiche sociali»

Pubblicato il: 28/03/2020 – 13:31
Viscomi: «Riforma del welfare bloccata, la legislatura inizia male»

Per non creare danni ai più deboli si convochi subito la conferenza permanente sulle politiche sociali.
CATANZARO «Nella prima seduta del Consiglio Regionale calabrese, dedicata esclusivamente alla designazione del Presidente e dei componenti dell’Ufficio di presidenza, la maggioranza di centrodestra ha approvato un ordine del giorno che vincola la Giunta a rivedere o anche revocare il regolamento n. 22/2019, assunto con dgr 503/2019, che dopo diciannove anni attua anche in Calabria, dopo un iter travagliato, la legge n. 328/2000», cioè la riforma del welfare. Per Antonio Viscomi, deputato del Pd, si tratta di «un ordine del giorno, approvato a maggioranza, che segna in modo negativo l’inizio della legislatura. In effetti, un Consiglio che si riunisce per la prima volta a distanza di due mesi dall’elezione, privo ancora di commissioni di merito, che dovrebbe semmai affrontare le questioni dell’emergenza sanitaria e forse anche se non di più le azioni da mettere in atto per contrastare, come stanno facendo le altre regioni, le conseguenze economica del Covid19 sulle imprese, sui lavoratori e sui cittadini che rischiano di restare senza alcuna fonte di reddito, viene invece chiamato ad approvare un ordine del giorno che in realtà maschera una chiara volontà politica: non dare attuazione al regolamento regionale di riforma del sistema del Welfare, del quale infatti l’odg chiede formalmente ed espressamente “la sospensione”».
«Le difficoltà di ogni istanza riformatrice sono note a tutti, soprattutto quando gli interessi da contemperare sono tanti e differenti – spiega ancora il parlamentare –. E prova ne è il percorso minato affrontato negli ultimi anni per costruire il regolamento in questione. Ma proprio per questo le politiche sociali, cioè le politiche a favore di chi ha più bisogno, devono essere gestite sulla base di un principio consolidato di condivisione, di partecipazione e di prossimità. Per assicurare che ciò avvenga esiste la Conferenza Permanente sulle Politiche Sociali che non a caso mette insieme la Consulta delle Autonomie Locali composta dai sindaci dei comuni capofila di ambito e dalla Consulta del Terzo Settore della Calabria. Convocarla immediatamente è l’unica cosa che deve essere fatta ora per non lasciare nell’incertezza chi proprio oggi ha più bisogno di attenzione e tutela».

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