ROMA I primi effetti dell’annuncio del premier Conte circa gli aiuti di stato alle famiglie bisognose fanno squillare i telefoni dei municipi all’impazzata. Cosenza non è da meno e l’amministrazione comunale è al lavoro per studiare una strategia per fronteggiare al meglio l’emergenza. «Subito dopo l’annuncio di Conte, tantissime famiglie anche di quelle che prima non ci contattavano hanno iniziato a richiedere il nostro aiuto – spiega il sindaco di Cosenza a TgCom24. Ci sono persone chiuse in casa e che hanno difficoltà e giorno dopo giorno rischiano di aumentare». Come ribadito anche subito dopo l’annuncio di Conte, il primo cittadino di Cosenza, ribadisce l’esiguità delle risorse. «Queste somme sono poche, soddisfiamo 1000 famiglie ma ce ne vorranno di più. Ci sono molti nuclei familiari che hanno bisogno del nostro aiuto. Penso alla chiamata ricevuta oggi dal proprietario che ha un piccolo ristorante e che non lavora più da un mese». Secondo Occhiuto, sarebbe necessario anche un piano straordinario del lavoro. «Ci vuole quindi “il lavoro” e una politica che stimoli molto chi vuole fare attività d’impresa. Ci vogliono le risorse finanziarie ma ancora di più una effettiva sburocratizzazione della macchina pubblica, in modo che possa essere possibile una ricaduta positiva e immediata degli investimenti. Gli imprenditori non devono essere più considerati quasi come dei “criminali”, guardati con sospetto, ma devono anzi poter collaborare con il pubblico sullo stesso piano, magari proprio attraverso progetti di partenariato pubblico privato. Non a chiacchiere, come avviene adesso, con norme che prevedono opportunità che però esistono solo sulla carta. È il momento di mettere in campo “costruttori” di idee e di progetti, di dare fiducia a persone competenti e che lavorino per il futuro del Paese».
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