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Chiaravalle, inizia il trasferimento dei pazienti della casa di cura. Ma il sindaco di Vallefiorita protesta

La denuncia dell’amministrazione comunale di Vallefiorita che richiede l’intervento, oltre che dei competenti organi regionali, anche nazionali. «Bloccati gli spostamenti a Lamezia. Siamo abbandona…

Pubblicato il: 31/03/2020 – 16:44
Chiaravalle, inizia il trasferimento dei pazienti della casa di cura. Ma il sindaco di Vallefiorita protesta

VALLEFIORITA Inizia nel pomeriggio il trasferimento dei 46 ospiti della Rsa “Domus Aurea” di Chiaravalle Centrale dopo la scoperta di un focolaio di Covid-19 che ha già provocato la morte di 7 persone. È quanto riporta l’Ansa. Personale medico ed infermieristico del Policlinico Universitario “Mater Domini” di Catanzaro è sul posto per stabilire le priorità di trasferimento verso la struttura catanzarese. Al momento, in accordo tra i commissari che gestiscono la Asp di Catanzaro e la Regione, i 4-5 ospiti che sarebbero dovuti andare nell’ospedale di Lamezia Terme sono stati messi in attesa per verificare le valutazioni su altre strutture.
I commissari dell’Asp, intanto, hanno già inoltrato alla Regione la proposta di revoca o di sospensione dell’autorizzazione alla Rsa di Chiaravalle Centrale.
«TRASFERIMENTI A LAMEZIA BLOCCATI» Intanto il sindaco di Vallefiorita, evidentemente scontento della tempistica dei trasferimenti, parla di «trasferimento bloccato» con riferimento a quei pazienti diretti all’ospedale di Lamezia. «Ci hanno appena comunicato che il trasferimento dei pazienti risultati positivi al Covid-19 ricoverati presso la casa di cura Domus Aurea di Chiaravalle è stato bloccato. Il trasferimento doveva avvenire oggi presso l’ospedale di Lamezia Terme, in modo tale da fornire le adeguate cure e i sevizi di assistenza a tutti i degenti. I pazienti ricoverati al momento nella struttura sono privi di ogni assistenza di primaria importanza, stesso discorso vale per gli operatori che si ritrovano a dover lavorare senza nessun presidio di sicurezza sanitaria. Al momento stiamo assistendo ad una vera e propria strage, nel silenzio assoluto delle autorità (in)competenti». E’ quanto denunciato dall’amministrazione del piccolo comune in provincia di Catanzaro. «Siamo abbandonati a noi stessi, privi di ogni forma di tutela costituzionalmente sancita – aggiungono -.Questo appello va al Presidente Conte, al Ministro della Salute, al Prefetto di Catanzaro e al Presidente di Regione, affinché si attivino nel giro di poche ore per risolvere questa situazione a dir poco tragica. Tutti noi abbiamo capito che siamo nelle mani di nessuno, abbiamo bisogno d’aiuto. Il nostro è anche e soprattutto un grido di dolore, non solo di denuncia».

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