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Rogliano, aggredisce il vicino di casa con un'accetta: arrestato dai carabinieri

Dissidi per un terreno alla base del tentato omicidio. Un 60enne finisce agli arresti domiciliari. La vittima salvata da un nipote dell’aggressore e soccorsa dai vicini. L’arma aveva quasi reciso l…

Pubblicato il: 31/03/2020 – 11:27
Rogliano, aggredisce il vicino di casa con un'accetta: arrestato dai carabinieri

ROGLIANO Cerca di uccidere un vicino di casa con un’accetta per farsi “giustizia” dopo aver “perso” la sfida sulla definizione dei confini di un terreno. La storia è avvenuta a Rogliano, dove i carabinieri hanno arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, G. G., agricoltore 60enne incensurato e originario di Parenti, ma da anni residente in località Melobuono del Comune di Rogliano. L’uomo dovrà rispondere del reato di tentato omicidio premeditato ed aggravato dai futili motivi.
I FATTI È il tardo pomeriggio del 17 gennaio quando il 60enne pianifica la trappola, potenzialmente mortale, ai danni del proprio vicino di casa, un 59enne di Rogliano, anche lui agricoltore. Il movente sarebbe da ricercare in una lunga serie di attriti e litigi per questioni di vicinato, dapprima in relazione alle loro abitazioni e, in seguito, in riferimento a 2 terreni agricoli, separati da una strada interpoderale. La goccia che fa traboccare il vaso è però il sopralluogo, svolto proprio a metà gennaio, di un tecnico che, carte catastali alla mano, riporta i confini tra i due appezzamenti al loro stato originario. Conclusione della vicenda evidentemente non gradita a G. G. che, il pomeriggio del giorno seguente, avendo scorto l’acerrimo rivale tagliare l’erba, decide di attenderlo tra gli arbusti munito di un’accetta e risolvere da sé la vicenda. Al passaggio dell’uomo, alla guida del proprio trattore agricolo, la trappola si concretizza: numerosi fendenti vengono indirizzati dal 60enne agli arti superiori e inferiori della vittima che, colta di sorpresa e scesa dal trattore, cerca di fuggire. Le urla attirano però l’attenzione del nipote dell’aggressore che, passando con la propria autovettura, decide fermarsi e riesce provvidenzialmente a trattenere di peso lo zio, poco prima che questi finisse il 59enne, ormai a terra sanguinante. Soccorso anche da altri vicini di casa, l’uomo viene trasportato con un’automobile fino allo svincolo autostradale di Rogliano – Piano Lago e qui prelevato da un’ambulanza che lo porterà al Pronto Soccorso a Cosenza.
LE INDAGINI Nel frattempo i Militari della Stazione di Rogliano, nel corso della perquisizione presso l’abitazione di G. G., trovano l’accetta utilizzata ancora sporca di sangue. Qualche ora più tardi, il responso dei medici non lascerà dubbi: l’accetta aveva quasi reciso l’arteria femorale al malcapitato, oltre a procurargli numerosi tagli profondi e fratture, procurando all’uomo lesioni ancora oggi non guarite. Oggi finalmente l’epilogo della vicenda: l’episodio, che gli investigatori considerano premeditato, è stato ricostruito nei minimi particolari dai Militari dell’Arma di Rogliano, che ieri hanno bussato alla porta del 60enne e per il quale sono scattate le manette.

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