COSENZA Crescono i comuni per i quali il presidente Jole Santelli ha disposto la “chiusura” per contenere la propagazione del Coronavirus. In provincia di Cosenza, si aggiunge a San Lucido, Bocchigliero, Rogliano e Santo Stefano di Rogliano anche il comune di Oriolo. Nell’ordinanza predisposta dal presidente della regione, valida fino al 13 aprile, sono contenute le ragioni della decisione. Per gli oriolesi, comune in provincia di Cosenza al confine con la Basilicata, è fatto«divieto di allontanamento dal territorio comunale» ed in continuazione con i recenti decreti del presidente del consiglio dei ministri l’obbligo di ridurre «drasticamente ogni possibilità di socializzazione, limitando al massimo ogni spostamento». E’ fatto divieto di accedere al territorio comunale se non per il «operatori sanitari e socio-sanitari, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza alle attività riguardanti l’emergenza, nonché degli esercenti le attività consentite sul territorio e quelle strettamente strumentali alle stesse, con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione individuale e fermo restando la limitazione della presenza fisica del personale a quanto strettamente indispensabile». La decisione è stata presa in quanto, ad un primo caso di positività al Covid-19, nella giornata di giovedì 1 aprile, ha dato esiti positivi anche il tampone effettuato sul primo cittadino Simona Colotta. Oriolo, dunque, oltre ai comuni in provincia di Cosenza si aggiunge a le altre comunità già indicate come “zona rossa” che sono: Montebello Jonico, Cutro, Serra San Bruno, Melito Porto Salvo, Chiaravalle Centrale, Soverato, Cenadi, Torre di Ruggero, Vallefiorita.
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