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Cosenza, scontro tra la maggioranza: «Polemiche pretestuose»

Fuoco amico tra i sostenitori di Mario Occhiuto a Palazzo dei Bruzi. La difesa dell’operato del sindaco: «È veramente triste constatare che c’è chi sembra non accorgersene e far finta di nulla, spo…

Pubblicato il: 03/04/2020 – 17:08
Cosenza, scontro tra la maggioranza: «Polemiche pretestuose»

COSENZA «Pretestuose polemiche, prive di fondamento e finalizzate solo ad alimentare discussioni populiste». Così le bollano gli “alleati della maggioranza” le dichiarazioni rilasciate da un gruppo di consiglieri comunali , anche loro a sostegno di Mario Occhiuto circa la decisione del sindaco di sistemare all’interno della città un uovo di Pasqua e l’effige della Madonna del Pilerio riprodotti su di una struttura luminaria. «Anziché apprezzare quanto di buono è stato fatto sinora dall’amministrazione comunale – replicano ai colleghi – per contenere l’emergenza Coronavirus, si fanno polemiche. Ancora oggi siamo costretti a leggere interventi che anziché saper cogliere il messaggio di speranza e il richiamo alla fede che il sindaco Mario Occhiuto ha voluto lanciare ai cosentini con la collocazione di due simboli luminosi in due punti strategici della città (l’ingresso autostradale e l’ingresso dell’Ospedale), peraltro senza alcun esborso da parte del Comune, in quanto offerti con grande sensibilità da alcuni imprenditori locali, hanno preferito la strada, più comoda e meno impegnativa, della polemica speciosa e dal sottile risentimento politico».
Il richiamo ad uno stile più sobrio e severo richiesto dai cinque consiglieri “dissidenti” della maggioranza, per i restanti colleghi a Cosenza sarebbe più che rispettato.  «Sfugge, a chi mostra di dimenticare la drammaticità del momento che ha caricato di preoccupazioni ed angosce la nostra comunità, il senso più profondo dell’iniziativa del sindaco che, attraverso il suo gesto, ha inteso trasmettere, in occasione dell’imminente Pasqua di Resurrezione, proprio un messaggio di rinascita alla cittadinanza e di incoraggiamento a chi è impegnato in prima linea nella difficile lotta al coronavirus nelle corsie e nei reparti dell’Ospedale. Ci saremmo in verità, aspettati altro da chi, come noi, rappresenta i cittadini nella pubblica istituzione. Ci saremmo aspettati, per esempio, una valutazione oggettiva, non inficiata né da polemiche, né da risentimenti di altro genere, dell’operato dell’Amministrazione comunale in questo delicatissimo frangente della vita della nostra città». Una posizione diametralmente opposta anche rispetto alla denuncia delle troppe auto in giro e di persone che approfittano di ogni scusa per una boccata d’aria. «Cosenza ha risposto finora molto bene, fatta eccezione per il comportamento di una sparuta minoranza, alle misure di contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 e di distanziamento sociale, sia perché la stragrande maggioranza dei cittadini ha dimostrato di comprendere la necessità del momento e le disposizioni adottate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero della salute, sia perché l’azione del Comune di Cosenza e soprattutto del sindaco Mario Occhiuto si è dispiegata con celerità, determinazione, sangue freddo ed estrema attenzione per la salute dei cittadini e delle fasce più deboli della popolazione. Lo dimostrano le molteplici iniziative che l’amministrazione comunale ha adottato sin da quando il terribile virus ha cominciato ad insorgere. Si può ben dire che l’azione del Comune di Cosenza ha preceduto tutte le iniziative nazionali. Il Sindaco Mario Occhiuto, al primo affacciarsi del virus, ha annullato con larghissimo  anticipo la Fiera di San Giuseppe. Con altrettanto tempismo ha chiuso anticipatamente i centri anziani presenti sul territorio.Facendo ricorso al suo potere di emanare ordinanze contingibili ed urgenti, ha poi svolto una energica azione di sollecitazione nei confronti dell’Azienda ospedaliera per ottenere l’ampliamento dei posti letto di malattie infettive e la riconversione di strutture ospedaliere del territorio provinciale, semi abbandonate o utilizzate per la cura di altre patologie. E le sue sollecitazioni sono state altrettanto incisive quando si è trattato di evidenziare la necessità di dotare il personale sanitario ed ospedaliero degli adeguati dispositivi di protezione individuale. In questa direzione si è canalizzata anche l’azione di recupero di decine di migliaia di mascherine, guanti e tute da donare a volontari ed operatori. Non ha esitato a sanificare tutto il territorio comunale, mentre con continuità si sta provvedendo quotidianamente al lavaggio delle strade. Il Sindaco ha poi dato corso all’apertura, in assoluto anticipo, del Centro Operativo Comunale (COC) per coordinare l’assistenza e il soccorso alle persone in difficoltà, a causa del coronavirus. Tra le iniziative finalizzate ad attivare una rete di solidarietà, in collaborazione con le associazioni di volontariato, per sostenere le famiglie in difficoltà,  ha firmato un protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto, “Insieme andrà tuttò bene”, che prevede  la consegna, al domicilio delle famiglie o dei singoli in difficoltà, di beni di prima necessità o di pasti. Non da ultimo, è stato attivata, con l’ausilio di alcuni professionisti della città, anche una  rete solidale di ascolto e supporto psicologico per fronteggiare le situazioni di disagio e di stress cui sono sottoposti tutti i cittadini, in particolare le persone emotivamente più fragili. Ma il Comune e il Sindaco hanno, inoltre, accelerato le procedure per l’erogazione dei buoni spesa una tantum per il sostegno alimentare alle famiglie in difficoltà. Parimenti accurato e ben organizzato si sta poi rivelando il sistema di controlli sul territorio da parte della polizia municipale. Tutti buoni motivi per esprimere un plauso ed essere riconoscenti per quanto è stato fatto sinora e si continuerà a fare per uscire da questa situazione di assoluta emergenza. E il graduale ritorno alla normalità potrà avvenire se continueremo a stare tutti a casa, così come lo stesso Sindaco Occhiuto ha suggerito a tutti, tra i primi in Italia, quando ha promosso  un’azione collettiva per “restare a casa” pubblicizzando una quarantena esemplificativa. Ecco perché è veramente triste constatare che c’è chi sembra non accorgersene e far finta di nulla, spostando l’attenzione su altro».

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