Ho letto l’articolo di Ettore Jorio che potremmo erigere a manifesto politico dell’Italia del Meridione. Ho deciso di sottoporre a tutti gli iscritti un momento di confronto sui temi tracciati, soprattutto quelli inerenti le giuste misure da prendere al fine di assicurare alla famiglie, alle imprese calabresi quel minimo necessario che oggi latita, rispettivamente, dalle loro dispense e dalle disponibilità aziendali.
Il coronavirus oltre che intervenire negativamente sulla salute di tutti pregiudica l’esistenza: quella dei cittadini e del mondo del lavoro.
Compito delle istituzioni è quello di intervenire con tutti i mezzi a disposizione. Ricorrendo a tutte le riserve e i mezzi propri e comunque disponibili.
Compito della politica è quello di alzare il tiro della lotta, delle richieste al Governo e all’UE. Ciò allo scopo di cementare le speranze dei calabresi, oggi più che mai oppressi e depressi nella salute e nelle loro già malandate economie.
Un dovere che dovrà trovare la concretizzazione negli interventi in favore del sistema produttivo. Le imprese e i lavoratori non possono essere lasciate da sole ad affrontare una lotta da sempre impari che è oggi divenuta impossibile da sopportare se non con l’aiuto di tutti.
Ben vengano gli impegni e le politiche che costruiscono certezze per il futuro. Prioritariamente quello della Regione di approvare il bilancio, quale indicatore del futuro sviluppo della regione, propedeutico ad individuare le risorse dedicate alla socialità calabrese e al sistema imprenditoriale in senso lato.
Occorre uno sforzo globale, maggiore di quelli sino ad oggi profusi. Il nemico è forte e occorre affrontarlo con le armi della generosità e della migliore intelligenza istituzionale e civile.
*Leader di Italia del meridione
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