di Gaetano Megna
CROTONE Piccolo aumento del contagio da Covid-19 nella provincia di Crotone. Rispetto a ieri i casi in più, risultati positivi al tampone, sono tre: erano 109 e sono diventati 112. Questo è il dato ufficiale diffuso dall’Azienda sanitaria provinciale pitagorica. La situazione, quindi, è sotto controllo anche se negli ultimi due giorni, comunque, non c’erano stati nuovi casi. I dati di oggi dicono che sono 80 i positivi “in isolamento e sorveglianza attiva domiciliare” e 22 i ricoverati al reparto Covid-19 dell’ospedale “San Giovanni di Dio”. Come si legge nella nota dell’Asp, non vengono forniti i dati relativi ai pazienti ricoverati presso gli ospedali di Catanzaro. Questo rappresenta una novità. Facendo, comunque, i calcoli dei ricoverati a Crotone, di quelli che sono a casa e dei quattro morti si evince che negli ospedali di Catanzaro dovrebbero esserci 3 pazienti della provincia pitagorica. Oggi si registra un calo anche della crescita dei soggetti “sorvegliati speciali”, che hanno avuto contatti stretti con persone positive al tampone. Questo dato passa da 1.361 di ieri a 1.372 di oggi. L’aumento più basso registrato da quando è partita la pandemia.
A CROTONE C’È ANCHE L’EMERGENZA TERREMOTO In pochi giorni ci sono state circa 40 scosse registrate dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. L’ultima scossa di magnitudo 2,2 è stata registrata alle 7,18 di oggi. Lo sciame sismico ha spinto il commissario prefettizio di Crotone, Tiziana Costantino, a disporre un piano di intervento tenendo conto del contagio da Covid-19 in atto. Il piano è stato disposto ieri con la collaborazione dell’Azienda sanitaria provinciale. Sono state individuate le aree di concentramento della popolazione da utilizzare in caso di terremoto che produce danni e all’interno di queste aree sono state designati spazi per le persone positive al virus. Anche in questo caso si vuole evitare il contatto ravvicinato tra i contagiati e gli altri cittadini. Il piano prevede che nell’individuazione delle strutture da utilizzare per il ricovero dei cittadini che potrebbero non tornare alla propria abitazione sono state individuati locali da destinare esclusivamente ai contagiati. In tempi di Coronavirus diventa più complicata anche la gestione delle altre emergenze. (redazione@corrierecal.it)
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