CATANZARO Divampa sempre più la polemica sulla vicenda della Rsa di Chiaravalle Centrale, diventata il “focolaio” più grave della Calabria con tutto il suo carico di dolore e di vittime. Lo sgombero della struttura, estremamente complicato e pieno di “zone d’ombra”, tanto da essere già finite sotto i riflettori della Procura di Catanzaro, è ancora al centro delle discussioni. E di uno scontro permanente, a colpi di denunce e controdenunce, tra il proprietario della struttura e la presidente della Regione, Jole Santelli, che oggi, intervenendo ad “Articolo 21”, ha rilanciato: «Come mai a tutt’oggi la parte sanitaria non è riuscita ad avere le cartelle sanitarie» degli anziani sopiti della Rsa chiaravallese? La Santelli ha confermato di aver «mandato i carabinieri e i Nas, poiché sono il presidente di tutti i calabresi, sono anche il presidente di quegli anziani e di quelle famiglie, e non degli interessi di pochi, mi dispiace, ma con me la musica è cambiata». La governatrice nega la tesi per cui la Rsa di Chiaravalle sia stata in questi anni un’eccellenza: «Non ho letto questo da quello che mi scrivono Nas e Dipartimento della Prevenzione. Quando sono arrivate le ambulanze per il trasporto abbiamo dovuto chiamare i carabinieri: io – ha rilevato la Santelli ad “Articolo 21” – parlo di quello che so, di quello che ho discusso con il prefetto e con tutti gli altri organi istituzionali. Ma come mai a tutt’oggi – non so se nel frattempo qualcosa è cambiato – la parte sanitaria non è riuscita ad avere le cartelle sanitarie di queste persone? Queste – ha aggiunto la presidente della Regione – sono le cose gravi. Non conosco la struttura, non ho fatto io l’accreditamento e le autorizzazioni, ho saputo venerdì che era una situazione disastrata, mi sono preoccupata e ho chiamato i carabinieri, con me funziona così». Infine, la Santelli ha osservato: «C’è stata una crisi e c’è stata una risposta. Io difendo quella gente e non i proprietari delle cliniche, io non difendo gli interessi dei pochi, difendo gli interessi di poveri anziani rimasti lì senza difese. Sono stata votata per tutelare gli interessi dei calabresi e la legalità». Per concludere: «Poiché ci sono una serie di cose che non mi quadrano, ne riparleremo tra qualche mese quando ci sarà qualche verità», ha detto infine la Santelli.
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