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Covid-19, Vibo blindata per le festività pasquali

Piano del Prefetto per evitare il diffondersi del virus. Più posti di blocco delle forze dell’ordine. In un mese 9mila persone controllate

Pubblicato il: 07/04/2020 – 16:33
Covid-19, Vibo blindata per le festività pasquali

di Fabio Papalia
VIBO VALENTIA Weekend di Pasqua nel mirino delle forze dell’ordine che anche nel Vibonese intensificheranno i controlli per scongiurare un nuovo esodo. Questa mattina il prefetto di Vibo Valentia, Francesco Zito, ha riunito virtualmente i vertici delle forze dell’ordine della provincia, il Questore Annino Gargano e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, rispettivamente i colonnelli Bruno Capece e Roberto Prosperi, per un comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica esteso anche al sindaco di Vibo Valentia e al presidente della Provincia. Unico argomento all’ordine del giorno del comitato è stato l’attività di controllo sul territorio che sarà messa in campo per scongiurare il rischio che nel prossimo weekend, in concomitanza con Pasqua e Pasquetta, possa avvenire un nuovo esodo dal Nord, che vanificherebbe gli sforzi e i sacrifici fin qui compiuti dalla popolazione. Al termine del comitato, il prefetto ha tenuto una videoconferenza con la stampa nel corso della quale ha spiegato che «la situazione attuale vede a livello nazionale un miglioramento dei dati rispetto ai giorni passati, questi messaggi positivi ai cittadini corrono il rischio di ingenerare una falsa aspettativa di una risoluzione a breve termine dell’emergenza e di una imminente fase di riduzione delle misure restrittive». Così non è. Anzi, il calo dei dati e il concomitante periodo pasquale «possono provocare criticità all’interno del nostro territorio. Gran parte dei soggetti positivi al virus in questo periodo – ha sottolineato il prefetto Zito – derivano purtroppo da contatti avuti direttamente o indirettamente con persone che sono tornate da altre regioni in occasione dell’esodo di inizio marzo. In provincia di Vibo fortunatamente i casi sono limitati, con poco più di 500 soggetti in quarantena. La preoccupazione – ha avvertito il prefetto – è legata al fine settimana, per le vacanze pasquali, i giorni di Pasqua e Pasquetta che tradizionalmente vedono le famiglie riunite in casa o uscire per gite fuori porta». Ecco, è esattamente quello che non si può ancora fare. «Il momento è ancora caldo, nessuno può permettersi di allentare le misure finora seguite».
I NUMERI DI UN MESE DI CONTROLLI Proprio pensando ai sacrifici dei più, il prefetto ha rivolto un ringraziamento ai vertici delle Forze dell’Ordine «per il controllo finora ottimale sul territorio», ma anche al personale sanitario, ai giornalisti, alle amministrazioni comunali, e a quanti col loro sacrificio assicurano l’approvvigionamento di beni alla popolazione. Infine anche un ringraziamento al personale della Prefettura che si sta adoperando senza clamore. Sopratutto il prefetto ha rivolto «un ringraziamento generale alla stragrande maggioranza dei cittadini, i cui sacrifici però sono necessari». Di diverso tono, invece, i sentimenti per «un piccolo gruppo di persone che evidentemente per vari motivi ritiene che le regole non siano da seguire, non pensando che il danno è inferto principalmente ai propri familiari». I controlli però, iniziati dal 10 marzo, sono efficaci: in quasi un mese sono state controllate 8948 persone, elevate 733 sanzioni, controllati anche 7918 esercizi commerciali, con irregolarità accertate in 18 casi.
I controlli quindi hanno dato risultati positivi ma la prevenzione resta sempre l’arma vincente. «Il primo controllo – ha ribadito il prefetto – non è tanto quello delle Forze dell’Ordine, ma la necessaria responsabilità individuale dei cittadini». Ed è proprio ai cittadini che si rivolge direttamente il prefetto attraverso la stampa, rendendo note le ragioni per le quali stamattina è stato necessario convocare il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica. Sono due le fonti di preoccupazione: gli esodi dal Nord e gli irrinunciabili della Pasquetta.
RISCHIO NUOVO ESODO «A Pasqua le famiglie tendono a riunirsi, grazie ai sindaci abbiamo avuto il sentore che ci sarebbero delle persone che avrebbero intenzione di tornare a casa per Pasqua. Spero siano in prima battuta proprio le famiglie a farli desistere da un intento che annullerebbe i sacrifici fatti finora». La dissuasione è uno strumento essenziale, ma se anche non bastasse val la pena di ricordare ai “furbetti del Dcpm” che chi dovesse rientrare in Calabria o nel Vibonese senza giustificazione, non solo sarebbe passibile di sanzioni, ma sarebbe sottoposto alla quarantena obbligatoria. Faccia bene i calcoli chi ad esempio prevedesse di scendere in Calabria e poi ritornare allegramente a lavorare nella propria città di residenza: resterebbe bloccato per 14 giorni.
ORDINANZE SINDACI CONTRO GITA A PASQUETTA Non meno preoccupazioni suscita la consuetudine, anche tra i residenti, di riunire la numerosa famiglia domenica di Pasqua e gironzolare il lunedì di Pasquetta: «Purtroppo, in considerazione dell’attuale situazione, le restrizioni valgono – ha ricordato il prefetto – e devono valere ancora di più nel periodo pasquale». Ed ecco che proprio in occasione delle festività, da metà settimana «le forze dell’ordine rafforzeranno ancora di più i controlli e stesso sforzo lo chiederemo anche alle polizie locali, che non sono numerose nel Vibonese ma devono dare un contributo. Ai sindaci chiederemo non solo di estendere l’appello ai cittadini, ma di vietare l’accesso alle mete turistiche. E’ opportuno, nonostante i divieti siano già inseriti nel Dpcm, che i sindaci adottino ordinanze in tal senso».
LE FORZE IN CAMPO Il questore Gargano ha spiegato che i servizi saranno strutturati sulla falsa riga di quelli già in atto, saranno maggiormente applicati per effettuare controlli in entrata e uscita su tutto il territorio provinciale. Oltre alla polizia, carabinieri e guardia di finanza, saranno impiegati anche i militari della Guardia costiera e il reparto operativo aeronavale della guardia di finanza. I controlli verranno effettuati anche sull’A2 e ai caselli autostradali e sulle strade principali di afflusso e deflusso ai centri più grandi, comprese le zone rosse a Serra San Bruno e Fabrizia. Saranno monitorati anche i treni a lunga percorrenza, con controlli alle stazioni ferroviarie di Vibo Pizzo e Nicotera. Questa volta i controlli saranno effettuati anche dai centri di partenza, ad esempio a Roma da dove partono tutti i treni a lunga percorrenza.
LA PENSIONE LA PORTANO I CARABINIERI Il comandante provinciale dei Carabinieri ha ricordato la convenzione stipulata dall’Arma con Poste Italiane, grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni che percepiscono prestazioni previdenziali presso gli Uffici Postali, che riscuotono normalmente la pensione in contanti, possono chiedere di ricevere gratuitamente le somme in denaro presso il loro domicilio, delegando al ritiro i Carabinieri.
CONTROLLI CONTRO GLI SPECULATORI Il comandante provinciale delle Fiamme Gialle ha posto l’accento sui numerosi controlli alla mobilità e, vista vocazione di polizia economico-finanziaria, volti anche al rispetto della sospensione delle attività, non solo commerciali, individuate dal Dcpm. «Nei controlli – ha aggiunto il colonnello Prosperi – dedichiamo attenzione a un fenomeno che per fortuna non è molto diffuso nel Vibonese, la commercializzazione di dpi a un prezzo fuori mercato. Addirittura nel Nord Italia sono venduti a un prezzo 10 volte superiore. Tutti hanno bisogno di mascherine e tutti vorrebbero pagarle allo stesso prezzo di prima dell’emergenza. Innanzitutto scarseggiano ma ci sono anche operatori economici che cercano di lucrare».
ANZIANI E DONNE I PIÙ ESPOSTI Infine il questore ha chiesto di sensibilizzare gli anziani, che in questi giorni sono il bersaglio di tentativi di truffe con le scuse più varie (tra le quali la più gettonata è quella dei tamponi a domicilio) ed ha rivolto un invito a denunciare episodi di violenza tra le mura domestiche, ai danni delle donne obbligate a una convivenza forzata: «Sollecito sempre a denunciare avvalendosi di tutti i mezzi, chiamate il 112 e il 113 oppure utilizzate l’applicazione Youpol che consente di interagire immediatamente con personale della Polizia per denunciare episodi di violenza intrafamiliare». Finora nel Vibonese una sola segnalazione per truffe agli anziani e solo qualche episodio non grave di litigi per i quali è stato fatto qualche intervento.
LA MESSA SOLO IN TV Ovviamente la raccomandazione è di seguire la messa di Pasqua rigorosamente in diretta tv, e non come accaduto nella chiesa di Filadelfia, dove il parroco ha celebrato messa davanti a una ventina di fedeli distribuendo anche la comunione: «Sono in corso accertamenti – ha dichiarato il prefetto Zito – e se effettivamente c’è stato, come sembra ci sia stato, un episodio di violazione delle misure restrittive, saranno irrogate le sanzioni. Abbiamo visto tutti il video».

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