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Firma storica, Crotone avrà un nuovo Pronto soccorso

Il progetto, partito nel 2014, trova 1,3 milioni di euro dal Patto per la Calabria. I primi lavori bloccati per il rinvenimento di reperti archeologici. Costruzione al via dopo la fine dell’emergen…

Pubblicato il: 09/04/2020 – 13:09
Firma storica, Crotone avrà un nuovo Pronto soccorso

di Gaetano Megna
CROTONE
Firmata la convenzione per la costruzione del nuovo Pronto soccorso all’ospedale di Crotone. Il progetto era partito nel lontano 2014 e nel settembre del 2018 l’Azienda sanitaria pitagorica aveva concluso la gara, che era stata vinta dalla ditta Sami di Catanzaro. Il progetto, però, non aveva mai concluso il suo iter. Ieri sera c’è stato il via libera definitivo con la sottoscrizione della convenzione tra il Dipartimento infrastrutturale, lavori pubblici e mobilità della Regione Calabria e L’Asp pitagorica. A disposizione del progetto ci sono 1.300.000 euro di fondi derivanti dal Patto per lo sviluppo della Calabria. I tempi lunghi registrati nella conclusione dell’iter procedurale non consentono di iniziare subito le attività e ora c’è bisogno di riprendere e aggiornare tutta la documentazione collegata. I permessi, che accompagnano il progetto, sono stati infatti acquisiti tutti nel 2014 e, quindi, devono essere aggiornati alle nuove normative.
Il rapporto più delicato è quello che riguarda i Beni culturali. Già nel passato si è tentato di realizzare il nuovo pronto soccorso nell’area dove dovrà essere allocata una parte della nuova struttura e i lavori sono stati definitivamente bloccati in seguito al ritrovamento di resti archeologici. Il nuovo progetto prevede di utilizzare 1.500 metri quadrati già edificati dove, prima dell’emergenza Covid-19, erano allocati i reparti di Medicina d’urgenza e Neurologia. Attualmente quest’area è interamente occupata dal reparto Covid-19. I lavori, quindi, potranno essere avviati solo dopo la conclusione della pandemia in corso. All’esterno, nell’area interessata dalla presenza archeologica, si prevede la costruzione della cosiddetta “zona calda”. Problemi non ce ne dovrebbero essere, perché non si prevede di scavare in profondità e, comunque, ogni attività da realizzare dovrà avere il via libera della autorità che si occupano della salvaguardia dei Beni archeologici. Riparte quindi l’iter che, tra l’altro, prevede anche la sottoscrizione del contratto di assegnazione definitiva dii lavori con la ditta Sami, perché nel 2018 era stata firmata l’assegnazione provvisoria. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale facenti funzioni dell’Asp, Francesco Masciari. (redazione@corrierecal.it)

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