CATANZARO È passata praticamente in sordina, quasi nascosta tra i tanti provvedimenti che direttamente intervengono sull’emergenza coronavirus, relegata in fondo alla nota ufficiale di resoconto dei lavori. Era attesa, però, ed è arrivata, ammantata nella formula burocratica ma chiara, la delibera “azzera dirigenti” con cui la Giunta regione guidata dalla presidente Jole Santelli ieri ha applicato la legge 12 del 2005 sullo “spoils system”, inaugurando la fase della rivoluzione ai vertici della macchina amministrativa e burocratica della Regione e, anche, della ancora sterminata galassia di enti strumentali, agenzie, aziende, fondazioni che orbitano intorno all’esecutivo calabrese. Un atto “dovuto”, persino consueto nella liturgia dei cambi di governo alla Regione, ma dagli effetti concreti di non poco conto: il primo è la decadenza di tutte le nomine nei Cda degli enti para e sub regionali che sono un’appendice della stagione oliveriana, e quindi è il turno dei dirigenti esterni della Regione, che a termini della legge 12 decadono dopo due mesi dalla proclamazione del governatore della Calabria. Quindi, dopo Pasqua si prevedono un po’ di sussulti, per questo si tratterà di capire gli orientamenti della Giunta Santelli, se solo si considera che tra gli esterni non manca chi in queste ore è alle prese in prima battuta con l’emergenza Covid-19. Intanto, già ieri sera, al fondo della riunione sul bilancio e sul “pacchetto” di misure anti-Coronavirus ci sarebbe stato – riferiscono fonti della Cittadella il primo addio, quello dell’avvocato dello Stato, Ennio Apicella (nel fotino), che si sarebbe congedato dal ruolo di segretario di Giunta augurando buon lavoro al nuovo governo della Calabria. Ma nel “valzer” complessivo della burocrazia, che è già partito alla Regione, dovrebbero “ballare” anche gli interni all’amministrazione. Comunque, scene classiche, alla Regione, secondo una “tradizione” che più o meno ogni 5 anni si rinnova: ma nelle stanze e nei corridoi della Cittadella si starebbero muovendo anche i “gattopardi”, di quelli “buoni per tutte le stagioni”, pronti a “sfangarla” anche in questo passaggio dal centrosinistra al centrodestra per piazzarsi ai posti di comando. E’, anche questa, a ben pensarci, una “tradizione” molto calabrese… (a. cant.)
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