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Laratta: «La Regione organizzi il rientro degli studenti bloccati al Nord»

Appello dell’ex parlamentare Pd ai vertici regionali per un ritorno in sicurezza dei calabresi che studiano fuori regione: «Non si possono penalizzare quei ragazzi che sono stati più corretti»

Pubblicato il: 16/04/2020 – 11:47
Laratta: «La Regione organizzi il rientro degli studenti bloccati al Nord»

CATANZARO «La Regione organizzi il rientro dei nostri ragazzi dal Nord». Così Franco Laratta, già parlamentare, in una video conferenza live Facebook, a proposito delle conseguenze del coronavirus in Calabria. Si è molto discusso, tramite collegamenti da Milano e con le tante domande del pubblico, del problema dei giovani calabresi rimasti al Nord. «Sono rimasti in trappola in centinaia – ha sottolineato -. Sono quelli che hanno scelto di non fuggire quella notte, quando improvvisamente la Lombardia e le altre regioni coinvolte e devastate dal coronavirus, hanno impedito a chiunque di uscire dai confini regionali».
«Non possiamo penalizzare i ragazzi più corretti – ha proseguito Laratta – che ora non possono lasciare il Nord e non possono entrare in Calabria. Perché nel frattempo anche la Calabria si è blindata. Un’assurdità che questi ragazzi stanno pagando duramente».
«Nel dibattito seguito da circa 2.000 utenti – è riportato nella nota – è emerso come molti di quelli rimasti bloccati in Lombardia siano studenti e tanti hanno perso il lavoro, mentre la grande parte di loro non riesce a sopravvivere, se non con le risorse che arrivano da casa. Soprattutto, molti degli intervenuti hanno evidenziato come molti di loro vivano in una stanzetta, isolati da mondo e lontanissimo dai propri cari».
«È necessario farli rientrare» ha detto Franco Laratta facendo appello alla nostra Regione. «Ovviamente – ha aggiunto – con tutte le necessarie precauzioni: i rientri dovranno essere blindati, programmati e sicuri; obbligo del tampone all’arrivo, meglio ancora in partenza con test sierologico. Obbligo di quarantena in famiglia. Il tutto va gestito in accordo con la regione dove i ragazzi lavorano e studiano. Ma deve essere fatto, perché la loro terra tutto può fare, salvo che lavarsene le mani».
Franco Laratta ha anche detto che in Calabria si stanno organizzando proteste e raccolte di firme per chiedere di non lasciare i ragazzi calabresi abbandonati a 1000 km di distanza. «Troppo comodo – ha concluso – fingere di non sentire le voci di aiuto dei nostri ragazzi: è inumano tutto questo».

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