MOTTAFOLLONE Una opposizione durissima, un protesta che andrà avanti ad oltranza. Il tutto per impedire che i pazienti negativi al Covid-19 e ospiti della Rsa “Villa Torano” siano trasferiti nel comune di Mottafollone, così come ipotizzato dall’ultimo piano della Regione Calabria.
LA PROTESTA Ma il sindaco Romeo Basile e l’amministrazione comunale di Mottafollone non ci stanno e, con una ordinanza firmata ieri, proprio il primo cittadino ha disposto che il trasferimento di ogni paziente da “Villa Torano” alla Rsa “Mottafollone” dovrà avvenire solo dopo l’esito negativo di due tamponi, invitando inoltre i sindaci dei territori limitrofi ad aderire al documento e partecipare al sit-in con la fascia tricolore. «E’ deplorevole la gestione di questo caso – scrive il sindaco nell’ordinanza – da parte di tutti gli addetti ai lavori, in quanto nessun comune del territorio è stato informato ufficialmente né ha partecipato ad alcune riunione per decidere delle sorti dei cittadini. Evitiamo un nuovo Pio Albergo Trivulzio».
LA PROPOSTA La proposta firmata dal dipartimento riguarda anche il personale. La società, infatti, visto il numero di operatori risultati positivi al test e posti in quarante, «potrebbe fare rientrare in servizio il personale attualmente in Cassa integrazione guadagni». La Regione comunque è disponibile a garantire la continuità assistenziale «attraverso l’utilizzo di personale delle Aziende del Servizio sanitario regionale, di pari qualifica, ovvero attraverso l’utilizzo di graduatorie valide e vigenti». E si offre di fornire tutti i dispositivi di protezione personale necessari e disponibili.
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