Ultimo aggiornamento alle 6:56
Corriere della Calabria - Home

I nostri canali


Si legge in: 4 minuti
Cambia colore:
 

Cosenza, l'elezione del presidente del collegio dei revisori è una grana politica

La commissione bilancio esprime parere contrario alla discussione della pratica in consiglio, ma la scelta del professionista da affiancare ai due già sorteggiati è già stata predisposta. Parte del…

Pubblicato il: 17/04/2020 – 19:23
Cosenza, l'elezione del presidente del collegio dei revisori è una grana politica

di Michele Presta
COSENZA Non c’è virus che tenga. A Palazzo dei Bruzi l’elezione della carica di presidente del Collegio dei Revisori non può essere più rimandata. C’è chi la ritiene fondamentale per avere i famosi “pareri” vergati in calce e che autorizzano l’ente a predisporre manovre (piccole o grandi che siano) e chi invece né approfitta per buttare un pizzico di sale nella ferita squarciata tra la maggioranza. Nell’ultima riunione della commissione bilancio, presieduta da Giuseppe d’Ippolito, sono spirati venti di burrasca, nonostante teleconferenza. C’è uno stallo alla messicana, al punto che, per sabato alle 11 il segretario comunale ha chiesto una nuova convocazione della commissione per risolvere il rebus della pratica “elezione del presidente del collegio dei revisori”.
IL PARERE NEGATIVO L’ordine del giorno è già predisposto. La pratica dovrà essere affrontata nel consiglio di lunedì, ma sulla discussione la maggioranza della commissione ha espresso parere negativo. Oltre al presidente d’Ippolito, anche Annalisa Apicella, Gisberto Spadafora, Bianca Rende e Alessandra Mauro hanno optato per valutare la necessità di rimandare la discussione. Ma è una ipotesi remota. Forse, sarebbe stato più opportuno convocare la riunione della commissione prima della riunione dei capigruppo con cui sono stati fissati gli argomenti da discutere in consiglio. Per adesso rimane il qui-pro-quo politico che riguarda anche l’emergenza. Infatti per scegliere il presidente del collegio, che si affiancherà ai due già sorteggiati dalla Prefettura, sarà necessario recarsi a Palazzo dei Bruzi. Le condizioni circa i metodi con i quali dovrebbe realizzarsi lo scrutinio segreto, preoccupano non poco i consiglieri. E su questo il segretario comunale nella riunione di sabato vorrebbe dare spiegazioni per convincere tutti circa le opportunità di esercitare il diritto di voto.
I CAVILLI BUROCRATICI A Palazzo dei Bruzi, oltre ad un elenco di 365 professionisti iscritti nell’albo dei revisori, nei quali dover pescare il prossimo presidente,è arrivata anche una lista con nove nominativi. I primi due sono indicati come membri del collegio, il terzo per legge invece è scartato e, secondo la legge, sostituito dal presidente eletto a «maggioranza assoluta dei membri del consiglio». Qui sorgerebbe il primo problema. La norma in che senso deve essere interpretata? Per maggioranza si può ritenere,vista la situazione di emergenza nazionale,quella dei presenti in aula e che regolarmente voteranno? O si deve considerare numero della maggioranza assoluta richiesta per le pratiche di consiglio e dunque i famosi 20 più il sindaco? Non ci sono questi dubbi di natura interpretativa ma anche dei pareri forniti dal parere del Dipartimento Interno e per Gli Affari territoriali circa le “legittime aspirazioni del terzo escluso”. Negli stessi pareri, si “suggerisce” al consiglio di eleggere i primi tre, scongiurando eventuali ricorsi alla giustizia amministrativa, ma pareri e politica non sono mai andati d’accordo.
I CONSIGLIERI Ma la discussione in consiglio potrebbe allargarsi ancora di più. Gisberto Spadafora, Davide Bruno, Francesco Spadafora, Sergio Del Giudice, Annalisa Apicella e Giuseppe d’Ippolito hanno inoltrato richiesta che si discuta anche di come l’amministrazione comunale stia affrontando l’emergenza da contagio per Coronavirus. «Chiediamo una discussione franca in Consiglio Comunale e che l’Amministrazione Comunale adotti comportamenti e delibere di spesa che vadano nella direzione indicata dall’assise comunale -spiegano i consiglieri -. Valuteremo altresì attentamente la variazione di bilancio che consentirà di accertare in entrata le somme del Progetto Pon Inclusione,il più grosso finanziamento di cui è destinatario l’ente e che si rivolge alle fasce sociali più emarginate oltre che alla copertura dell’attività dei servizi sociali, sinora garantiti da professionisti che da mesi attendono il pagamento delle spettanze pur essendo impegnati in prima linea nella gestione dell’emergenza». Ma i consiglieri di maggioranza, chiedono anche che si eviti il voto per la scelta del presidente del collegio di revisione.«Riteniamo proprio per le vicissitudini conclusesi con la dichiarazione di dissesto, per meglio garantire la terzietà e ’indipendenza dell’organo di controllo contabile dell’ente, che si debba procedere ad indicare come presidente uno dei tre membri della terna estratta a sorte dalla Prefettura rinunciando così ad esercitare qualsiasi potere discrezionale»(m.presta@corrierecal.it)
 

Argomenti
Categorie collegate

Corriere della Calabria - Notizie calabresi
Corriere delle Calabria è una testata giornalistica di News&Com S.r.l ©2012-. Tutti i diritti riservati.
P.IVA. 03199620794, Via del Mare, 65/3 S.Eufemia, Lamezia Terme (CZ)
Iscrizione tribunale di Lamezia Terme 5/2011 - Direttore responsabile Paola Militano
Effettua una ricerca sul Corriere delle Calabria
Design: cfweb

x

x