di Giorgio Curcio
LAMEZIA TERME Piccoli spiragli in piena fase di “lockdown” in Calabria e nel resto del Paese, alle prese con l’emergenza coronavirus, arrivano dalla città di Lamezia Terme.
Con l’ultima ordinanza del 17 aprile 2020 (la numero 239), l’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Mascaro, infatti, dà la possibilità ai nuclei familiari al cui interno è presente un componente affetto da autismo o patologie similari, di poter usufruire degli spazi pubblici del Lungomare Falcone-Borsellino, in località Marinella, e a poche decine di metri dal mare che bagna il litorale tirrenico lametino.
LA DECISIONE Una decisione, quella assunta dall’amministrazione lametina, che offre finalmente una risposta positiva alle tante richieste che in queste settimane erano arrivate dalle famiglie in piena difficoltà nella gestione dei propri bimbi e dei propri ragazzi. L’ordinanza, inoltre, impone alcuni limiti quali ad esempio il “distanziamento sociale”, l’obbligo di possedere l’autorizzazione e il certificato medico, un numero massimo di tre persone del nucleo familiare ad accompagnare il soggetto autistico e poi gli orari: il Lungomare, infatti, sarà fruibile dalle 16 alle 19 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 19 nel corso del weekend.
I RINGRAZIAMENTI «Con profonda gratitudine – scrive su Facebook Angsa Lamezia Onlus – accogliamo la pubblicazione dell’ordinanza sindacale che consente ai nostri ragazzi con autismo la possibilità di poter usufruire di uscite nell’area del lungomare Falcone-Borsellino. Al nostro Sindaco Paolo Mascaro va il merito di aver ascoltato la voce stremata di tanti genitori di Lamezia che a stento riescono ormai a contenere le crisi dei loro figlioli. Alla dott.ssa Bambara la nostra riconoscenza. Grazie per aver voluto accogliere la nostra richiesta. Invito i genitori a munirsi della documentazione richiesta ( autocertificazione, certificato medico) da esibire durante i controlli delle forze dell’ordine e di attenersi scrupolosamente alle norme igieniche e di distanziamento sociale rispettare gli orari e i giorni di fruizione indicati nell’ordinanza. Mi affido al buonsenso dei genitori». (redazione@corrierecal.it)
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