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«Partire dal Teatro e dalla cultura per ricostruire la Calabria»

Lettera aperta alla governatrice Santelli e all’assessore Spirlì da parte del Coordinamento CReSCo Calabria, le singole Associazioni di categoria e gli Artisti del teatro e dello Spettacolo dal vivo

Pubblicato il: 17/04/2020 – 12:04
«Partire dal Teatro e dalla cultura per ricostruire la Calabria»

LAMEZIA TERME «Siamo artisti teatrali. La nostra non è una pratica solitaria, ma un rito collettivo che attraversa lo spazio ed il tempo. Siamo parte integrante della vita dell’essere umano. Quante volte in passato e anche in queste settimane di sospensione: avete trovato conforto nei versi di una poesia; il sorriso nella battuta di un comico; vi siete illuminati osservando un’attrice rivivere le vostre esistenze sul palco e farne pagine di letteratura; avete viaggiato attraverso i colori e le forme di una scenografia; e ancora vi siete emozionati ascoltando le note generate da uno strumento o una voce; e avete volato indomabili attraverso i corpi dei danzatori? Insieme abbiamo provato a ritrovare senso e coraggio: in streaming o dai balconi, tutte/i abbiamo contrastato con un’onda vitale e creativa quest’improvviso e soffocante sentimento di morte. A volte ci siamo riusciti». Questo quanto scrivono il Coordinamento CReSCo Calabria, le singole Compagnie Teatrali ed i singoli Artisti del teatro e dello spettacolo dal vivo in una lettera indirizzata al presidente della Regione Calabria, Jole Santelli e all’assessore alla Cultura, Nino Spirlì, con la quale chiedono di costituire nel più breve tempo possibile un Tavolo Straordinario di crisi per il Teatro e la Cultura ed un adeguamento in merito al Documento Economia e Finanza  (DEF) appena presentato. «L’Arte è la cura che gli uomini si sono dati. Prima di affidare il vostro corpo ad un medico, ne verifichereste gli studi, l’esperienza maturata sul campo? Non fareste altrettanto se per le vostre funzioni mentali, sensitive e affettive vi affidaste a qualcuno? Ecco perché gli artisti teatrali professionisti sono da sostenere: attraverso gli studi e la pratica, si prendono cura degli esseri viventi con cui entrano in relazione, parlano alla loro anima, la fanno brillare. E’ così da millenni. Oggi, come artisti e operatori teatrali professionisti, ci chiediamo: quale sarà il futuro?».
LA CRISI «La crisi legata al Coronavirus sta avendo conseguenze preoccupanti per tutte le persone. Questo delicato passaggio ha bisogno di sostegno non solo immateriale, ma anche economico, per tutte le categorie colpite da questa dolorosa emergenza.Urgono provvedimenti anche per lo dello spettacolo dal vivo, un ecosistema già di per sé estremamente vulnerabile. Inoltre, per molte delle organizzazioni, rassegne, festival, e professionisti del settore, questa crisi avviene in un momento cruciale, quando sarebbero stati raccolti i maggiori guadagni dell’anno. Ogni Regione d’Italia sta rispondendo alla crisi nell’ambito del proprio territorio di competenza. Le regioni più virtuose e da sempre molto attente ai settori dell’Arte e della Cultura, come l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Toscana, la Puglia, hanno già aperto tavoli di crisi con gli operatori del settore del teatro e dello spettacolo, attivando conference call collettive e/o individuali per affrontare e risolvere le problematiche che l’emergenza ha messo all’ordine del giorno. E la Calabria quali strategie sta mettendo in atto? Chiediamo come Coordinamento CReSCo Calabria, come singole Associazioni di categoria, come singoli Artisti del teatro e dello Spettacolo dal vivo, all’Assessore alla Cultura Nino Spirlì ed alla Governatrice Jole Santelli, di costituire nel più breve tempo possibile un Tavolo Straordinario di Crisi per il Teatro e la Cultura (anche utilizzando piattaforme di conference call) che includa tutti i rappresentanti delle principali categorie teatrali e culturali professionali (Compagnie, Teatri, Residenze, Festival e Rassegne, Artisti singoli, etc), ed i Capi Dipartimento dei settori Cultura e Turismo. Pensiamo che il tavolo auspicato debba immediatamente essere operativo sulle istanze e gli oggettivi bisogni dell’intero comparto teatrale regionale (e non solo dei Grandi Eventi)».
I SUGGERIMENTI Perciò suggeriamo alcune misure, di natura ordinaria e straordinaria, dettate dall’urgenza del momento presente, alcune delle quali a integrazione del DEF regionale 2020/2022, con l’obiettivo di strutturare un piano d’azione per garantire la sostenibilità immediata e di lunga durata del settore:- Creazione di un fondo integrativo di solidarietà che tuteli i professionisti della cultura esclusi dagli ammortizzatori sociali promossi dal Governo e dalla Regione e per compensare le perdite causate dal COVID-19.
-Sostegno straordinario per il 2020, con la concessione di contributi a fondo perduto, per il Terzo settore culturale, da erogare a tutte le organizzazioni che rispondano a requisiti minimi di continuità, esperienza e radicamento nei territori.
-Velocizzare l’iter per la pubblicazione delle graduatorie relative ai progetti culturali a valere sugli Avvisi 2019 e predisporre la chiusura delle istruttorie di rendicontazione dei progetti già svolti per poterne garantire il pagamento di tutti i saldi.
-Definire proroghe e rimodulazioni sui progetti già in atto in linea con quanto sta attuando il MIBACT.
– Adeguare il DEF ed i criteri dei nuovi bandi per ciascuna categoria e secondo principi di urgenza, equità e sobrietà: procedure più snelle delle domande; tempi rapidi di valutazione, d’assegnazione degli anticipi e di rendicontazioni (anche attraverso la riorganizzazione degli uffici preposti, in affanno per mancanza di direttive organiche e coerenti); distribuzione equa delle assegnazioni economiche per ogni tipologia di evento culturale e non solo quelli storicizzati; definizione degli interventi e della spesa per il triennio e non solo per il 2020 (la cui realizzabilità è incerta).
-Progettare un Piano Strategico per lo Spettacolo dal vivo di lunga durata, attraverso un Tavolo Permanente di concertazione, che sia le fondamenta del tanto auspicato Sistema Teatrale Regionale come indicato nella Legge Regionale n.19, quale mezzo strategico di rigenerazione economico-sociale.
Occorre pensarci come Sistema, per sostenere quanto di valido ed eccellente è stato creato in questi anni dalle Compagnie Teatrali Professionali Calabresi. Solo così potremo preservare il lavoro dell’intero comparto e contribuire alla Rinascita Culturale, non più procrastinabile, della nostra Regione.
“La maniera in ciò che facciamo ci definisce”, Primo Levi.

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