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Covid-19, rallentamento a San Lucido: zona rossa prorogata al 3 maggio

Ordinanza del presidente della Regione, Jole Santelli: proseguono le misure restrittive in atto dal 17 marzo

Pubblicato il: 18/04/2020 – 22:09
Covid-19, rallentamento a San Lucido: zona rossa prorogata al 3 maggio

SAN LUCIDO Il numero dei casi rallenta ma la zona rossa continua fino al 3 maggio. Il presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ha emesso un’ordinanza con cui proroga fino al 3 maggio la zona rossa del Comune di San Lucido, nel Cosentino.
San Lucido era stato dichiarato zona rossa con l’ordinanza del 17 marzo scorso, che aveva introdotto restrizioni integrative a quelle già adottate a livello nazionale e regionale, per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19. La zona rossa era stata già prorogata dapprima fino al 3 aprile, poi fino al 19 aprile.
IL CONTAGIO L’analisi del contagio – si prende atto nell’ordinanza – nel Comune di San Lucido della malattia Covd-19 desta ancora notevole preoccupazione in rapporto alla attuale diffusione del contagio; le limitazioni adottate con le ordinanze hanno contenuto l’ulteriore diffusione del contagio, che tuttavia non registra allo stato un evidente calo, dalla data di emanazione dell’ordinanza del 17 marzo; le misure di isolamento domiciliare di soggetti positivi residenti, possono non essere adeguate al contenimento della diffusione del contagio.
RALLENTAMENTO “Attualmente – si legge nell’ordinanza – nel Comune di San Lucido è in corso la valutazione sulla fattibilità del trasferimento di individui positivi al Sars-Cov-2 dall’isolamento domiciliare ad altra struttura idonea, l’attuale situazione epidemiologica, pur registrando un rallentamento nella crescita dei casi, ha ancora dimensioni tali da rappresentare un rischio per tutta la popolazione residente”. Pertanto si è deciso di prorogare la zona rossa, con le misure stringenti di contenimento che possono contribuire alla gestione della crisi. Resta tutto fermo dunque, salvo che potranno circolare i corrieri merci limitatamente alle consegne di oggetti ricompresi nelle categorie merceologiche del Dpcm del 10 aprile ed è garantita l’attività quotidiana dei servizi postali.

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