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Si riunisce il direttivo Fai-Cisl. Priorità alle vertenze scaturite dalla crisi sanitaria

Alla riunione sindacale hanno partecipato tutti i rappresentanti di categoria. Sapia: « Cè bisogno di offrire nuove opportunità alle future generazioni, che in questi ultimi decenni hanno ricevuto …

Pubblicato il: 18/04/2020 – 12:06
Si riunisce il direttivo Fai-Cisl. Priorità alle vertenze scaturite dalla crisi sanitaria

CATANZARO  Si è tenuto nel pomeriggio di venerdì 17 aprile, in videoconferenza, l’esecutivo regionale della Fai Cisl Calabria. Nella relazione introduttiva, il Segretario generale Michele Sapia ha affrontato vari temi che riguardano i settori di competenza, soffermandosi anche sull’attività sindacale svolta in questa particolare fase emergenziale a sostegno e a tutela dei lavoratori, in particolare del sistema agro-ambientale calabrese, i quali stanno garantendo servizi e produzioni. Durante la riunione, cui hanno partecipato tutti i dirigenti e i componenti dell’organo regionale, si è sviluppato, pur nella situazione inusuale della comunicazione a distanza, un ampio e approfondito dibattito sulle varie emergenze e vertenze, acuite purtroppo dall’epidemia da coronavirus, che toccano settori essenziali come l’agricoltura, l’industria alimentare, la forestazione con l’attività di servizio antincendio boschivo che partirà a breve, il comparto della bonifica con la campagna di irrigazione alle porte e il settore della pesca. L’esecutivo della Fai Cisl Calabria ha ribadito l’importanza dell’operato dei tanti lavoratori che in questa difficile fase continuano ad assicurare servizi essenziali e della necessità di garantire sicurezza sui luoghi di lavoro per contenere la diffusione del virus. Ha poi espresso apprezzamento per l’attività della Giunta regionale verso il settore agricolo e lo stato di crisi di alcuni settori come quelli lattiero-caseario, florovivaistico, agrituristico, vitivinicolo nonché rispetto ad alcune proposte relative al settore della pesca. Ma l’esecutivo della Federazione, pur ribadendo l’importanza di sostenere e incentivare il consumo dei prodotti Made in Calabria dell’agroalimentare, come di attivare tutti gli strumenti necessari per sostenere il lavoro giustamente retribuito nei campi e tutelare il reddito dei pescatori, ricorda la necessità di sbloccare la situazione riguardante il contratto integrativo regionale per il settore forestale che interessa migliaia di lavoratori monoreddito. È stato anche sottolineato, sull’utilizzo dei voucher in agricoltura, che si tratta di strumenti tossici per il comparto agricolo, come ribadito nei giorni scorsi dal segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota: non aiutano lo sviluppo del settore oltre a non essere utili a reperire manodopera e causano ulteriori disagi in termini contributivi e previdenziali ai lavoratori. Su questo tema sarà invece strategico valorizzare gli Enti bilaterali agricoli (che in questo periodo stanno concretizzando anche iniziative di solidarietà) per potenziare l’incontro tra domanda e offerta di manodopera. Infine, Sapia ha affermato che «Bisogna guardare al post emergenza in un’ottica diversa rispetto al passato, positiva per l’intero sistema agro-ambientale calabrese, puntando in particolare sul confronto per definire strategie finalizzate a un necessario ricambio generazionale. Oggi più che mai sarà indispensabile trarre dall’attuale situazione di emergenza qualche utile lezione: fare sistema evitando individualismi, affrontare il presente in maniera consapevole e responsabile, proiettarsi nel futuro in maniere diversa, perché qui in Calabria c’è bisogno di offrire nuove opportunità alle future generazioni, che in questi ultimi decenni hanno ricevuto troppo poco. Una terra difficile, la Calabria, che fa parlare bene di sé anche in occasione di questa emergenza, grazie all’impegno di tanti lavoratori e alla sensibilità di aziende agricole e istituzioni; una regione che ha dimostrato solidarietà e vicinanza verso territori geograficamente lontani, gravemente colpiti dal contagio: a questo proposito, l’esecutivo regionale ha espresso un corale apprezzamento per quanto fatto nei giorni scorsi a Rosarno, da cui sono stati donati trenta quintali di arance e venticinque di kiwi alla città di Bergamo».

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