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Contrasto al caporalato, Gallo: «Pronto un protocollo d'intesa sull'immigrazione»

L’assessore al Welfare annuncia “Supreme” e “Più Supreme”, due progetti regionali finanziati con fondi europei e ministeriali che guardano agli anziani e all’emergenza sanitaria negli insediamenti …

Pubblicato il: 19/04/2020 – 13:05
Contrasto al caporalato, Gallo: «Pronto un protocollo d'intesa sull'immigrazione»

CATANZARO «Contrasto al caporalato, integrazione, emergenza sanitaria. Sono queste le direttrici delle iniziative messe in campo dalla Regione Calabria, attraverso l’assessorato al welfare, nell’ambito dei progetti “Su.pr.eme. – Sud protagonista nel superamento delle emergenze” e “Più Su.pr.eme”, tra loro complementari e frutto di un lavoro di coordinamento e condivisione metodologica portato avanti con le altre quattro Regioni del Sud (Basilicata, Campania, Puglia e Sicilia), con le quali è in atto un protocollo d’intesa per lo sviluppo di interventi nell’ambito dell’immigrazione». Questo quanto afferma in una nota l’assessore regionale al Welfare, Gianluca Gallo. Le due iniziative progettuali riguardano gli insediamenti informali presenti nelle aree della Piana di Gioia Tauro (qui l’approfondimento sulla situazione nelle baraccopoli), di Sibari e nel Crotonese. “Su.pr.eme” è finanziato dalla Comunità Europea con risorse afferenti il Fondo Asilo Migranti Integrazione (Fami) emergenziale ed ha come capofila il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e come altri partner Ispettorato del Lavoro, Inps, Organizzazione internazionale migrazioni (Oim) e Consorzio Nova Onlus. “Più Su.pr.eme.” è invece finanziato dallo stesso Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali nell’ambito del Pon Inclusione Fse 2014/2020. «L’entità finanziaria dei due progetti per la Regione Calabria – ricorda l’assessore regionale  – è di oltre sei milioni di euro, articolati in numerose linee di azione: prima accoglienza, accoglienza diffusa, risanamento aree e strutture dei comuni, inserimento lavorativo, sostegno ai comuni ed ai centri per l’impiego per la presa in carico dell’utenza, sviluppo di nuove imprese, prevenzione sanitaria. La strategia della Regione, attuata già in fase di elaborazione, è quella del dialogo e della collaborazione con gli enti locali e gli attori territoriali con competenza in materia». «Nelle more della messa a punto dei procedimenti – afferma ancora Gallo – relativi alle misure pianificate, in relazione all’emergenza sanitaria la Regione, in coda ad un’interlocuzione con i rilevanti attori territoriali, istituzionali e no, ha dato corso ad attività di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 nelle aree in cui insistono insediamenti informali. Al riguardo, accogliendo l’invito pervenuto da diverse Prefetture, l’assessorato si è adoperato per superare in breve tempo gli ostacoli che negli ultimi due anni avevano portato al sostanziale blocco del progetto, per giungere all’immediata utilizzazione di uno stralcio del finanziamento». «Sono state così raccolte le manifestazioni di interesse dei soggetti disponibili – conclude Gallo – ed in grado di fornire prestazioni sanitarie aggiuntive destinate alla popolazione interessata mediante attivazione con carattere di urgenza, delle équipe multidisciplinari mobili su camper, con medico, infermiere e mediatore interculturale, previste dal progetto “Su.pr.eme.”, già da qualche giorno all’opera prioritariamente nell’area geografica dei comuni di San Ferdinando, Rosarno, Taurianova, Cassano allo Ionio, Sibari, Corigliano-Rossano e del Crotonese. Contestualmente, è in atto con l’Asp di Reggio Calabria la programmazione di interventi di più ampio respiro e durata, oltre che di coordinamento e supporto, insieme alle organizzazioni individuate attraverso la richiamata manifestazione di interesse: Me.d.u., Intersos e Associazione Coopisa».
ATTIVE EQUIPE MOBILI PER I MIGRANTI Da qualche giorno sono all’opera nell’area dei comuni di San Ferdinando, Rosarno, Taurianova, Cassano allo Ionio, Sibari, Corigliano-Rossano e del Crotonese équipe multidisciplinari mobili su camper, con medico, infermiere e mediatore interculturale per l’assistenza ai migranti nell’opera di prevenzione del Covid-19. L’iniziativa, dell’assessorato al Welfare della Regione Calabria rientra nel progetto “Su.pr.eme. – Sud protagonista nel superamento delle emergenze” e “Più Su.pr.eme”.
In attesa della «messa a punto dei procedimenti relativi alle misure pianificate in relazione all’emergenza sanitaria» è scritto in una nota, la Regione, dopo un’interlocuzione con «attori territoriali, istituzionali e no, ha dato corso ad attività di prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19 nelle aree in cui insistono insediamenti informali».
Raccogliendo l’invito di diverse Prefetture, l’assessorato «ha raccolto le manifestazioni di interesse dei soggetti disponibili ed in grado di fornire prestazioni sanitarie aggiuntive destinate alla popolazione interessata mediante attivazione con carattere di urgenza, delle équipe multidisciplinari Mobili»

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