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Ordinanza “lidi”, Orsomarso: «Il turismo è fondamentale per il nostro Pil»

L’assessore regionale al turismo torna sul provvedimento che dà la possibilità ai gestori degli stabilimenti balneari di iniziare gli allestimenti in vista della stagione. «Abbiamo l’obbligo di pen…

Pubblicato il: 19/04/2020 – 9:43
Ordinanza “lidi”, Orsomarso: «Il turismo è fondamentale per il nostro Pil»

CATANZARO «Ho l’obbligo di pensare al futuro». Così l’assessore regionale al turismo Fausto Orsomarso, in un’intervista rilasciata al Quotidiano del Sud, ha giustificato le cause che stanno alla base dell’ultima ordinanza della Regione che permette, tra gli altri, ai gestori di lidi, parchi acquatici e stabilimenti balneari e, in generale le concessioni demaniali marittime, di potersi spostare per iniziare gli allestimenti in vista della prossima stagione estiva.
Una misura, come anche il Corriere della Calabria aveva sottolineato (qui l’editoriale del direttore) si rendeva necessaria affinché la Calabria, che al turismo (anche e soprattutto balneare) deve gran parte delle sue fortune, o meglio: delle sue fonti di sopravvivenza. L’invito era dunque a «non rimenere indietro» rispetto ad altre regioni che si stavano attrezzando a riguardo.
Lo sa bene Orsomarso che specifica come l’iniziativa «non è certo originale, una simile deliberazione è stata già presa in altre zone, dalla Liguria alla Sicilia».
All’indomani dell’entrata in vigore del provvedimento e previa richiesta al Prefetto, viene reso possibile possibile recarsi nelle aree interessate per svolgere interventi di manutenzione, sistemazione, pulizia, installazione e allestimenti delle spiagge, senza esecuzione di modifiche o nuove opere.
Dubbi permangono sul se e sul come potrà svolgersi quest’anno la stagione estiva «Nessuno è al momento in grado di dirlo – dice Orsomarso – ovviamente tutti speriamo di sì».
Anche in questo caso, non sono mancate le polemiche, soprattutto da parte di chi sostiene «che i problemi della Calabria siano altri». La risposta dell’assessore è molto perentoria in tal senso e si riassume nella necessità di dare la facoltà a chi può e vuole svolgere questi lavori così da poter garantire, laddove possibile, un’offerta per la “bella” stagione. «Devo aggiungere – sottolinea – che la Calabria è fra le regioni dove in termini percentuali alla popolazione il virus ha avuto minori effetti. Stiamo riuscendo, con una macchina organizzativa che abbiamo trovato, a gestire bene l ‘emergenza. Naturalmente mentre lo dico faccio i dovuti scongiuri, ma se la situazione rimane così non vedo perché non sia possibile già iniziare a ragionare sul futuro di una fase due, sulla ripartenza. Ho letto sciocche polemiche sui 150 milioni di euro che abbiamo destinato alle imprese che presto saranno smentite dai fatti. Noi non possiamo soltanto limitarci a gestire l’emergenza sanitaria, abbiamo l’obbligo di pensare al futuro di questa regione».

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