CATANZARO La Corte d’Appello di Catanzaro, sezione Lavoro (Pres. Portale) – accogliendo le tesi dell’avvocato Oreste Morcavallo – ha respinto con decisione del 21 aprile la domanda avanzata dell’ex dirigente generale del dipartimento “Attività produttive”, Pasquale Monea, contro la Regione Calabria che ne aveva disposto la revoca dell’incarico dirigenziale in corso, condannandolo alle spese di giudizio.
I FATTI Monea aveva impugnato tutti i provvedimenti adottati dalla giunta regionale che ne disponevano la decadenza dall’incarico e richiedendo la reintegrazione del rapporto di lavoro con la Regione Calabria ed il risarcimento di danni quantificati in oltre 200mila euro. La Regione Calabria si è costituita con l’avvocato Oreste Morcavallo per resistere alla pretesa sul pronunciamento della piena validità degli atti emanati dalla giunta di decadenza dell’incarico attribuito all’ex dirigente.
Il Tribunale di Catanzaro ha respinto il ricorso. Contro la decisione di primo grado ha proposto appello Monea. E la Regione si è nuovamente costituita con l’avvocato Morcavallo.
La Corte d’Appello, con l’ultima pronuncia, ha accertato e dichiarato la nullità della nomina iniziale valutando inappropriata la determinazione dei criteri al tempo fissati e utilizzati per la procedura selettiva che aveva condotto alla attribuzione dell’incarico al dirigente revocato e, dunque, bloccando qualsiasi pretesa di reintegra e di risarcimento verso la Regione. L’avvocato Oreste Morcavallo si ritiene particolarmente soddisfatto per l’esito del ricorso che dimostra la piena validità degli atti adottati dall’amministrazione regionale.
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